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Il giorno dopo la gara con gli Stati Uniti, che ha segnato il debutto degli azzurri al mondiale universitario di Messina, incontriamo il pitcher partente dell’Italia Robert Castelli certamente deluso per l’andamento del match della sera precedente.
La prima domanda è sugli Usa, come ti sono sembrati?
‘Loro sono molto forti, sono la nazionale universitaria degli Stati Uniti, quindi questo era quello che pensavo di trovarmi di fronte.
Il loro line up è apparso molto forte e continuo, la tua impressione ?
‘Hanno ottimi battitori, molto disciplinati che fanno selezione e toccano duro. Vanno profondi nel punteggio, toccano in foul ed aspettano il lancio buono. Non puoi permetterti errori a questo livello. Se sbagli un lancio ti puniscono ed a me è capitato così. Peccato, perché dopo il primo inning che era andato via bene e due eliminati nel secondo, sono arrivati quattro punti. Con un pizzico di fortuna avremmo subito meno e sarei potuto rimanere sul monte più a lungo.
Hai sentito la pressione del debutto nel Mondiale?
‘No, non ero teso. Quelle di ieri sono le condizioni migliori per giocare a baseball. Con uno stadio pieno di pubblico, contro una squadra forte in una grande manifestazione.
Hai usato prevalentemente la palla veloce, che ha toccato spesso le novanta miglie.
‘Si ho tirato molte palle veloci, cercando di trovare la location migliore. Forse ho tirato poche curve, che è il mio lancio migliore, ed avrei dovuto usare di più il cambio per non dargli ritmo, ma come detto, loro mi sono sembrati molto selettivi. A secondo del conteggio a casa base cambiano il tipo di swing e cercano sempre di battere il miglior lancio.
Archiviata la ‘serataccia sei pronto a tornare sul monte.
‘Sicuramente. Una brutta serata può capitare, ma è già passato. Sono pronto a tornare sul monte per dare il mio contributo.
L’occasione per Robert Castelli, che ha effettuato una sessantina di lanci contro gli Usa, di tornare sul monte dovrebbe esserci già dal match con il Canada.
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