Bonds, prima soddisfazione contro The Big Unit

Per 31 volte in carriera, Barry Bonds si era presentato al piatto ad affrontare Randy Johnson. Non aveva mai avuto vita facile, visto che proprio lui, il re degli home runs, non era mai riuscito

Per 31 volte in carriera, Barry Bonds si era presentato al piatto ad affrontare Randy Johnson. Non aveva mai avuto vita facile, visto che proprio lui, il re degli home runs, non era mai riuscito a spedire fuori dalle recinzioni un lancio di ‘The Big Unit”. Nella partita giocata ieri tra Giants e D’backs, vinta dai californiani per 3-2, si è spezzato questo incantesimo, dato che lo slugger di San Francisco ha battuto proprio contro l’asso di Arizona il 26esimo fuoricampo della sua stagione. Un colpo prezioso, che non aveva però impedito ai campioni del mondo di pareggiare la gara, prima che J.T. Snow mettesse le cose a posto con un singolo sul rilievo Matt Mantei, portando a casa nell’ottavo inning il punto decisivo per la vittoria di misura. Nel dopo partita, Bonds ha comunque rifiutato qualsiasi commento sulla ‘storica” impresa.
Questi gli altri incontri giocati in nottata nella NATIONAL LEAGUE. Nel big match tra Dodgers e Cardinals, la differenza è data dalle prestazioni dei closer. Jason Isringhausen fallisce la sua terza opportunità di salvezza nelle ultime sei apparizioni, consentendo a Karros di pareggiare in extremis la partita con un singolo. Dopo che Reboulet, con una volata di sacrificio non intercettata in esterno da Cairo consentiva a Los Angeles di passare nell’11esima ripresa, toccava a Gagne entrare in campo. Risultato: eliminati i primi tre battitori del lineup, 32esima salvezza e vittoria di Los Angeles per 4-2. Bruce Kimm, il manager ad interim dei Cubs, festeggia la sua prima vittoria nelle grandi leghe con un 7-3 dei suoi sui caldissimi Braves di Tom Glavine. È il pitcher di Chicago Carlos Zambrano a giocare meglio, concedendo solo due valide in 5 riprese. Due fuoricampo di Alou e uno del seconda base Bellhorn, che ha ripagato il nuovo skipper che lo aveva fatto partire leadoff, nell’unico vero cambiamento tattico visto finora per i nuovi Cubs. Sosa ha saltato ancora una partita per problemi familiari. I Montreal Expos continuano a fare sul serio, uscendo ancora vincitori, per 5-3, sul campo di Philadelphia. Sul monte, Vazquez ha assicurato 6 inning sufficientemente solidi, per poi aspettare i risultati del suo attacco, arrivati con i fuoricampo di Gallaraga, Tatis e Wilkerson, al suo terzo nelle ultime 3 gare. Per i Phillies sono davvero troppi 13 corridori lasciati sulle basi. Senza storia, il successo per 10-2 degli Houston Astros al PNC Park di Pittsburgh. L’inconsistenza offensiva dei Pirates premia con la prima vittoria dal 1999 di Nelson Cruz, che ha lanciato uno shutout per 6 riprese. Daryle Ward ha aperto le danze per i texani con un grande slam, prima che anche Berkman e Bagwell, in successione, spedissero la palla fuori dal campo.Berkman guida le majors con cifre spaventose: 29 homers e 83 punti battuti a casa. Michael Tejera dei Marlins, in occasione dell’ottavo anniversario della sua fuga negli States, aveva invitato al campo 30 persone tra amici e parenti. Tutti in piedi per una standing ovation dopo 7 innings e 1/3 di grandi lanci, con solo 5 valide concesse ai Mets, sconfitti da Florida per 5-2. Il 25enne cubano è alla sua quarta vittoria consecutiva e, sorprendentemente, la sua media ERA è di 2.87, la più bassa nella rotazione Marlins. L’attacco di New York è riuscito nell’impresa di incassare 24 strikeouts in due gare.Vittoria per 6-4 dei Reds su Milwaukee, che consente a Cincinnati di far sentire il fiato sul collo ai Cardinals nella NL Central. Jason La Rue ha battuto a casa 4 punti dopo aver modificato la sua posizione in battuta, mentre Jimmy Haynes, che ha lasciato da vincente dopo più di 6 riprese, con 10 valide concesse, è il primo pitchers dei Reds ad ottenere 10 vittorie prima della pausa per l’All Star Game da 11 anni a questa parte. Infine, vittoria per 3-2 di Colorado su San Diego. Nel terzo inning, sul 2 pari, Todd Zeile ha battuto a casa il punto del definitivo vantaggio con l’RBI numero 1000 in carriera. Prima vittoria dopo 8 tentativi andati a vuoto per il partente John Thomson, mentre Larry Walker, con un 2 su 4, ha incrementato la sua eccezionale media battuta, portandola a .352

Nella AMERICAN LEAGUE, Boston liquida presto la pratica Tigers, segnando 5 punti nella prima ripresa, comprensiva di un fuoricampo da 3 di Mirabelli. Ci pensa poi Pedro Martinez, con una prestazione impressionante, a chiudere le porte a Detroit: 5 inning con una sola valida concessa e ben 8 K. Per il dominicano, che ha declinato l’invito per la partita delle stelle, 11esima vittoria stagionale e notizie più che rassicuranti sulle sue condizioni fisiche, prima di una settimana di meritato riposo al suo paese. In casa White Sox, muso lungo per Frank Thomas, lasciato in panchina per la seconda partita consecutiva dopo un pessimo 0 su 16 al piatto.A complicare la sua situazione, ci ha pensato il compagno chiamato a sostituirlo, Jeff Liefer, protagonista del successo per 7-3 sugli Indians con un fuoricampo da 3 punti. Mark Bhuerle, lanciatore ‘All Star” dei Sox, ha ottenuto la 12esima vittoria del suo ruolino stagionale. Prima vittoria stagionale, invece, per il partente di Toronto Steve Parris, che ha scelto lo Yankee Stadium per una prestazione impeccabile, con 4 valide concesse in 7 inning al debordante lineup neyorkese. Lo hanno certamente aiutato i suoi, con 13 valide complessive e 5 punti già nel terzo inning su Andy Petitte in serata no. Per Cruz Jr. un doppio con due punti battuti a casa e finale per 8-3 da parte dei Blue Jays. Vittoria curiosa, per 4-3, quella dei Royals su Oakland. Michael Tucker ha colpito il punto decisivo nel decimo inning, un fuoricampo su Koch, classificato poi come singolo per un errore di corsa sulle basi: il compagno Caruso, che si trovava in prima, pensando ad un’eliminazione da parte dell’esterno centro avversario, si è affettato a rientrare, trovandosi a correre nella direzione opposta del suo compagno… Termina la striscia positiva per i Rangers, sconfitti per 7-5 dagli Orioles, con un triplo che ha portato a casa 2 punti messo a segno da Melvin Mora nel nono inning. Bullpen di Baltimora a corto di fiato: schierato come closer, Yorkis Perez ha quindi lavorato per la sua prima salvezza dopo sette anni dall’ultima, ottenuta quando giocava con Florida. Minnesota supera per 7-3 Seattle, con tre fuoricampo e 6 innings lanciati da Lhose senza concedere punti. Spettacolare momento sul monte nel quarto inning, dopo che David Ortiz era stato colpito da Jamie Moyer. La vicenda tra i due aveva già avuto precedenti e tanto è bastato per vedere riversarsi tutte e due le squadre, bullpen compresi, sul campo per una gigantesca ‘discussione”. Infine, una bella sfida tra matricole quella tra i lanciatori di Tampa e Anaheim. Jorge Sosa, alla sua seconda stagione come lanciatore dopo aver iniziato la carriera in esterno e il suo collega John Lackey sono arrivati profondi in partita concedendo ben poco agli attacchi avversari. La differenza la fa il crollo del bullpen targato Devil Rays che, per mano di Jesus Colume, concede a Erstad l’occasione di una valida con 2 punti battuti a casa nell’ottavo inning, per la vittoria finale col punteggio di 4-3 a favore degli Angels.

Informazioni su Emiliano Raccagni 119 Articoli
26 anni, collaboratore baseball Usa

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