Bombacci l'uomo del softball

Intervista al presidente del Forlì, candidato al Consiglio Federale

Giovanni Bombacci, bancario di 44 anni, è presidente del Forlì Softball dal 1992.
Sotto la sua presidenza la squadra ha disputato per 4 volte la finale scudetto e ha disputato e organizzato sia la coppa Campioni femminile che quella maschile.
Dopo 2 mandati da Consigliere Regionale, si candida al Consiglio Federale.

Come mai? Bella domanda. In effetti non sono un politico, il mio impegno nel softball è dovuto alla passione. In effetti mi considero più che altro un tifoso, della mia squadra e della nazionale.
Una sfida, insomma… Io sono abituato a fare le cose al meglio e a cercare sempre nuovi stimoli.
Ovviamente, se entrerai in Consiglio ti occuperai di softball: Ho 15 anni di esperienza nella mi asocietà che posso far fruttare. Inoltre, credo che non si possa passare la vita a lamentarsi. Ogni tanto bisogna anche fare qualcosa.
Da che parte stai? A me non piace la logica degli schieramenti, ma in questo caso era evidente che dovevo fare una scelta. Così l’ho fatta per Bruno Bertani, persona che ho sempre stimato e con cui condivido opinioni, sul nostro mondo, già da parecchi anni.
Cos’hai in mente per il futuro del softball? Da un po’ cerco di coinvolgere i vari dirigenti per riuscire a proporci alla Federazione come un gruppo con delle idee e delle proposte. Sono quindi ben favorevole alla nascita della ‘Lega” o ‘Consulta delle società”. Sono le società ad essere impegnate in prima persona, conoscono i problemi e, assieme, possono trovare anche le soluzioni. Alla Federazione resterebbero i compiti controllo, verifica di fattibilità e attuazione.
Lo sviluppo del settore giovanile è naturalmente prioritario: La mia esperienza dice che è una bella impresa vista anche la forte concorrenza delle altre discipline, ma ho anche constatato che specialmente le bambine accettano di buon grado e con entusiasmo qualcosa di diverso dalla solita pallavolo.
La Nazionale di softball può diventare un traino per tutto il movimento: Ho visto lavorare questo gruppo in un modo certamente diverso da come eravamo abituati. Non faccio paragoni, ma io sono abituato a lasciar lavorare le persone a cui viene affidato un incarico e poi valutare. Ho trovato nel gruppo che supporta Bertani una corrispondenza a questi miei concetti. Nostra intenzione è dare maggior supporto alle Nazionali, anche a quella di baseball.
Appuntamento a Roma, quindi…Voglio fare un ‘In bocca al lupo’ a tutti, sia ai candidati sia a quelli che hanno l’arduo compito della scelta, l’importante è credere nel movimento e cercare di fare qualcosa per il movimento.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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