Si ritira Mark McGwire

L'ex re dei fuoricampo annuncia l'addio all'attività, dopo 16 stagioni nelle Majors

Se ne è andato uno dei principali protagonisti degli ultimi due decenni del baseball delle Major League.
Il 38enne Mark McGwire, l’ex re dei fuoricampo, ha annunciato ieri il suo ritiro dopo 16 stagioni nelle Major League, compresa la storica annata ’98, quando Big Mac, insieme a Sammy Sosa, riportò l’interesse di tutta la nazione sul baseball, che era reduce dai difficili anni del post-sciopero. Quell’anno McGwire, dopo un emozionante duello con Sosa, battè 70 home-run, polverizzando il record che per 37 anni era appartenuto a Roger Maris con 61; per quanto l’impresa al momento fosse sembrata irripetibile, come è noto il primato, è durato solo 3 anni, visto che quest’anno Barry Bonds ha battuto nuovamente il record con 73 home-runs.
I Cardinals, nelle cui file McGwire ha limitato dalla metà della stagione ’97, gli avevano offerto una estensione del contratto da due anni per 30 milioni di dollari già durante lo scorso spring training, ma Big Mac, che all’inizio era parso volenteroso di accettare la proposta, ha preferito appendere le scarpette al chiodo, dopo una stagione in cui i cronici problemi al ginocchio lo hanno limitato ad una media battuta di .187, anche se dalla sua mazza sono comunque arrivati 29 fuoricampo.
‘Dopo diverse discussioni con le persone a me più vicine, ho deciso di non firmare l’estensione di contratto, visto che ritengo di non valere la somma che l’organizzazione è disposta a offrirmi,-ha detto McGwire in un comunicato-credo che sia un mio dovere nei confronti dei tifosi di St.Louis e dei Cardinals farmi da parte, cosicché un talentuoso free-agent possa essere acquisito e diventi il pezzo finale per la squadra dell’anno prossimo, che mi aspetto sia in grado di contendere per il titolo”.
Il manager di St.Louis, Tony LaRussa, ha dichiarato di essere stato colto di sorpresa dall’annuncio del suo giocatore, ma il fatto che la dichiarazione sia avvenuta così presto dà ai Cardinals più tempo per cercare un sostituto; il candidato numero 1 potrebbe essere lo slugger degli Athletics Jason Giambi, in scadenza di contratto.
McGwire lascia con 583 fuoricampo battuti in carriera, che gli valgono il quinto posto nella classifica assoluta; Big Mac ha partecipato 6 volte alla post-season, vincendo un titolo nel 1989 con la casacca degli Athletics, squadra in cui ha militato dal suo esordio nelle Majors nel 1986, fino al ’97, quando è stato ceduto ai Cardinals. McGwire ha cominciato ad avere grossi problemi al ginocchio durante la stagione 2000, della quale ha dovuto saltare la seconda metà; si è operato lo scorso inverno per correggere una forma di tendinite, ma non è più riuscito a tornare quello di prima. Voci sulle sue intenzioni di ritirarsi hanno cominciato a circolare ad inizio stagione, quando Big Mac aveva detto che se ci fosse stato un altro sciopero non sarebbe più tornato all’attività; in settembre, poi, il St.Louis Post Dispatch aveva confermato che McGwire stava seriamente pensando di dare l’addio al baseball giocato, e l’1 su 11 con 6 strikeouts rimediato nella serie di playoffs persa dai Cardinals contro Arizona ha probabilmente contribuito alla decisione finale.
Per anni ho detto che le mie motivazioni per giocare non erano la fama o i soldi, ma la voglia di competere,-ha aggiunto Big Mac nel suo comunicato-il baseball è uno sport di squadra e mi ritengo molto fortunato perché ho potuto contribuire al successo di alcune squadre grandiose”.

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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