Complimenti per aver messo a disposizione l’intervista a Nicola “Faso” Fasani ed … una tiratina d’orecchi per non aver dato tempestivamente la news, magari con asetticità, senza cercare lo scoop come ha fatto una testata giornalistica che prende al volo queste occasioni per parlare di baseball, ignorandolo invece per quanto riguarda la sana cronaca sportiva.
Rinnovo comunque i complimenti per la completa intervista che è molto significativa e fa capire chi è Faso: un uomo di spettacolo che mette gratuitamente la sua immagine a disposizione del baseball.
Lui è uno che ci crede, si “sbatte”, vuol far crescere tutto il movimento.
Cade però nel banale quando dice che al giorno d’oggi si può essere vittime del cosiddetto “fumo passivo” e rischiare di essere “non negativi” al controllo antidoping.
Il rappresentante eletto dagli atleti nel Consiglio Federale non può parlare in questi termini.
Se le contronalisi confermeranno la positività (mi auguro vivamente di no!), il buon “Faso” non potrà far altro che dimettersi, scusandosi con tutti e promettendo di mettere comunque il suo solito encomiabile impegno e l’amore viscerale per la disciplina che ha manifestato in tante occasioni. Ad ognuno il suo ruolo, e nel Consiglio Federale avanti un altro.
Non dovesse dimettersi di sua spontanea volontà, dovrà essere il Consiglio Federale e lo stesso Presidente a chiederne le dimissioni “forzate”, altrimenti potremo proprio dire che il basesoft è proprio in cattive mani, e questo mi rifiuto di pensarlo. Il doping non potrà mai essere completamente debellato ma non bisogna mollare la presa e continuare nella lotta, dando segnali forti.
Comunque cari amici facciamoci coraggio perché a questo punto bisogna proprio dire che non c’è mai limite al peggio.
L'autrice
Eleonora Bacci
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