Nazionale cercasi

Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviateci da Enzo Bissa, allenatore e dirigente della Polisportiva Quartiere Praissola.

Che cosa è per un cittadino la nazione? È il paese dove vive e con cui si configura.
nChe cosa è per uno sportivo la Nazionale? È la squadra della nazione in cui vive e gioca, che lo rappresenta ai massimi vertici tecnico- sportivi rappresenta il movimento sportivo e gli sportivi di quel paese; gli americani l’America, i Francesi la Francia, gli italiani l’Italia eccetera

nPerché allora la nostra nazionale è formata per buona parte da americani?
Alcuni sono oramai da anni in Italia e quindi … e gli altri quelli che vengono in Italia solo per giocare che per una fantasiosa interpretazione chiamiamo oriundi, nati in America, vivono in America e occasionalmente giocano in Italia.
nL’impressione è che ci si vergogna del livello tecnico che esprime il movimento italiano, e per non fare brutta figura, facciamo finta che siano italiani, forniamo loro un secondo passaporto, tanto nessuno oserà protestare.
E, come sempre, hanno ragione, chi meglio di loro conosce la realtà umana del baseball con le debolezze le invidie eccetera.
Dove andremo di questo passo? Avremo ancora un campionato italiano? E la politica degli under imposta per anni che frutti ha portato? Ad importare i giovani americani?
Ma questi tecnici stranieri (soprattutto Cubani) voluti dalla federazione a cosa sono serviti? Per migliorare il livello tecnico, oppure per accapparrarsi le grazie della federazione cubana per essere eletto ai vertici mondiali?
Una politica costata economicamente, ma a vantaggio di chi?
nEcco quindi una federazione italiana che, invece di promuovere ed incentivare la crescita ed il livello tecnico del baseball e softball del paese in cui opera, usa gli strumenti economici le strutture ed ogni supporto tecnico e logistico che questo paese gli fornisce per portare atleti di altri paesi a rappresentarlo.
Ve lo immaginate se lo facesse la federazione calcio? Interrogazioni parlamentari, smentite, i mass media alla ricerca frenetica di scoop eccetera, ma per il baseball? A chi interessa se non importa nemmeno ai diretti interessati?
nE le società sportive che sono la componente di questa federazione accondiscendono?
Qualcuno ha deciso che non è un problema che le riguardi, tre o quattro società decidono per trecento o più, vi sembra normale e morale per la cultura del paese in cui viviamo o non assomiglia più ai tempi del primo novecento?
E il CONI, organo di controllo, dov’è? Siamo talmente ai margini del movimento sportivo italiano che anche questo non fa notizia.
Eppure a leggere la rivista che ci propina la federazione siamo la nazione con le maggiori possibilità per il futuro del baseball, ma dove vive il responsabile di un articolo del genere, stiamo diventando sempre più una colonia americana e cubana.
nLeggendo gli articoli di questa rivista i nostri giocatori, componenti la nazionale, sono i migliori a livello europeo e qualcuno anche a livello mondiale. Ma allora che bisogno abbiamo degli stranieri?
nAbbiamo un tecnico (manager della nazionale che non allena nessuna squadra da tempo immemorabile) eletto quest’anno il più bravo del mondo dalla federazione mondiale, “presieduta dal Sig. Notari”. Perché allora manteniamo in Italia per mesi a spese della federazione tecnici cubani? Perché non sfruttare le indubbie doti di questo manager anche a vantaggio dei tecnici italiani così carenti? Argomento da approfondire.
E che dire di quegli atleti Italiani che con la nazionale non possono giocare pur essendo i migliori? Non sono del giro giusto, ma non sono atleti Italiani? Sì, ma non graditi. Meglio gli stranieri che li possiamo cacciare quando vogliamo, tanto non sono italiani! Può darsi che la burocrazia dia ragione a questi dirigenti ma la realtà tangente è questa.

nIn definitiva una nazionale con atleti stranieri con tecnici stranieri e qualche italiano chi rappresenta?
nDa quando iniziai a promuovere questo bellissimo sport, sono oramai quasi venti anni, non ho mai visto giocatori stranieri rappresentare il baseball italiano. Solo per un breve periodo, molti anni fa, alcuni atleti venuti dall’America hanno rappresentato l’Italia, ma eravamo agli inizi ed è stato un momento di storia passata. Nel frattempo il movimento se ben governato avrebbe dovuto crescere, come per un certo periodo è stato, quindi oggi dovremmo avere fior di giovani italiani a battere i campi da gioco. Ed invece ci ritroviamo nel massimo campionato squadre composte dal 90{e4d5f4a3a528c4e90a496e16dd39bac57706d46a1795ab276e7364affe536424} di oriundi (quindi stranieri), addirittura indispensabili, si dice, per fare una squadra, ed i giocatori italiani?
nNon fanno spettacolo, non riempiono le tribune, non sono all’altezza!
Ma all’altezza di cosa
? Di rappresentare la federazione, ma siamo noi la federazione !! ed i nostri atleti sono questi. Forse non sono all’altezza di un presidente mondiale.
Ma il problema di una federazione si può limitare a riempire le tribune di alcune società? Ma veramente gli oriundi riempiono le tribune? Non abbiamo per il momento problemi ben più gravi?
nMa chi è il responsabile di questa situazione? Chi ha governato il baseball italiano in questi ultimi 16 anni? Non stiamo pagando un po’ troppo per la voglia di protagonismo di qualcuno?
nCerto siamo la nazione che ha le migliori prospettive per un futuro funerale per il baseball, ma anche allora nessuno se ne accorgerà !!
Ma un presidente che si vergogna del movimento che dirige perché non si dimette? Ma questa è un’altra storia!

nnBissa Enzo

nCome espressamente richiesto dall’autore, ci permettiamo di commentare la lettera ricevuta

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