Il ruggito della Leonessa pronto a spaventare i diamanti

Con il doppio impegno casalingo per Brescia e le prime uscite stagionali di Patrini Malnate, Lampi Milano e Staranzano Ducks, il campionato di baseball per ciechi entra nel vivo. Affascinante sfida Bologna-Roma a Casteldebole

Germano Titoldini
La formazione 2019 della Leonessa Brescia
© Germano Titoldini

Fuori tutti. Con gli esordi delle quattro formazioni a riposo all’Opening Day, la stagione del baseball per ciechi prende ufficialmente il via. Ad aprire il programma domani alle 14 il confronto tra Leonessa Brescia e Patrini Malnate sul campo del CUS Brescia di Via Branze. Quest’anno c’è parecchia curiosità intorno alla squadra bresciana, affidata al pragmatismo del manager Salvatore Condorelli, passato illustre da giocatore e coach tra Sicilia e Nord-est, skipper dalle indiscusse capacità tecniche ed empatia umana fuori dal comune che nel corso della rookie-season 2018 gli hanno permesso di conquistarsi la piena fiducia ed abnegazione di atleti ed assistenti. Leonessa reduce l’annno scorso da una cavalcata trionfale sino alle Final Four, obiettivo onestamente superiore alle aspettative più rosee di tifosi ed addetti ai lavori, chiamata oggi alla difficile riconferma, se non addirittura ad un miglioramento del brillante terzo posto conquistato in regular season. Roster bresciano cementato nel dug-out dall’esperienza decennale di Fabio “Mago Giurlì” Giurleo, coadiuvato dagli assistant-coach Usman Muhamad, Michele Bianchi, Daniele Sandonini, Marco Campagna, ancorato ai guantoni sicuri di Giovanni Andres Rosales e Samanta Pellegrinelli. Destini e risultati della Leonessa che ruoteranno ancora intorno alle performance degli slugger Sarwar Ghulam, capitano carismatico, Gianluigi Toigo e Omar Asli, a cui dovranno necessariamente dare una grossa mano anche Paolo Liziero, Barbara Menoni e Gaspare Pagano, da cui Condorelli si attende un salto di qualità definitivo sotto il profilo tecnico e della continuità prestazionale. Tra i volti nuovi in diamante segnaliamo il ventottenne austriaco con origini teutonico-slovene Jens Sakelsek, già perfettamente integrato nell’intelaiatura lombarda.

Dall’altra parte i Patrini Malnate, o se preferite, i Neopatrini 2.0, formazione mutata parecchio rispetto alla corazzata che ha dominato in AIBXC nelle ultime tre stagioni, decisa tuttavia a vendere cara la pelle, costruire un nuovo ciclo di successi, contando anche sull’abitudine a vincere di alcuni tasselli fondamentali rimasti a Malnate anche dopo lo scisma varesino che ha portato l’ex-manager Chiesa, Casale e Rosafio ai Tuoni Milano. Timone prealpino affidato quest’anno al nuovo manager Francesco Volo, che potrà comunque attingere parecchio all’esperienza di coach già noti nell’ambiente come quelli di Fabio Gottardi, Walter Bossetti, Moreno Grassi, Melissa Gottardi e Stefano Ferin. Scorrendo velocemente il line-up malnatese, confermati i senatori Marchetto, Burgio, Virgili, Stigliano, con il sostegno dei più giovani Bossetti, Agnello, Burgio e gli innesti dei già esperti Boffa e Brandellero, presidente della squadra prealpina. Non si profila certo semplice questa stagione di forte restyling per i varesini che tuttavia non escludiamo possano realizzare qualche exploit estemporaneo, figlio di quella “road to success” ormai nota a parecchie pedine del puzzle prealpino lombardo. Pronostico che comunque sorride decisamente a Brescia, nonostante il precedente di spring-training in cui i Patrini sgambettarono le Rondinelle 3-2 al Memorial “Claudio Levantini”.

Leonessa che 24 ore più tardi tornerà tra le mura amiche del campo CUS per affrontare i coriacei Lampi Milano in una sfida davvero incerta sulla carta. I meneghini sono la consueta mina vagante, reduci da un 2018 ricco di soddisfazioni (finale Scudetto e di Coppa Italia conquistate con pieno merito) in cui è mancato proprio quell’acuto capace di regalare ad una stagione comunque estremamente positiva le stigmate dell’annus mirabilis. Confermato Claudio Molon alla guida, spalleggiato dagli assistenti Napolitano, Pagani, Comi, Zappa e Nobili mentre in diamante i Lampetti ci presenteranno anche quest’anno quel mix di esperienza, rapidità sulle basi, difesa impermeabile, small ball che da ormai 7 stagioni costituiscono il talismano e griffano fortune e successi meneghini. Interpreti principali dello show milanese i senatori Scarso, Vasquez, Scotton, Tolaro e, sia pure a gettone, anche il sottoscritto, sostenuti alla grande dai più giovani Comi, Dieng, Allegretta, Parisi, Casadei come dalla new entry Maria Luchet.

In campo domenica sul “Leoni” di Casteldebole, playball intorno alle 10, Bologna White Sox e Roma All Blinds, formazioni lanciate a mille e dall’umore decisamente alto dopo i successi ottenuti all’esordio, rispettivamente contro Umbria Redskins e Fiorentina. Sfida davvero interessante, in cui le velleità tricolori di una Roma da molti indicata come legittima contender verranno messe alla prova da Berganti, Yemane e compagni in un confronto che rappresenta già uno snodo fondamentale per quanto prematuro nella corsa alla Final Four di luglio.

In chiusura di programma, sempre a Casteldebole, la gara tra Umbria Redskins e Staranzano Ducks con i perugini risoluti a vendicare il passo falso dell’Opening Day in cui sono stati bruciati al fotofinish da Bologna. Atleti umbri di skipper Mastrantonio che tuttavia non avranno affatto vita facile, opposti ai granitici Ducks che, al netto di qualche gap tecnico nei confronti della concorrenza, unito ad un roster ridotto all’osso, non regalano nulla in diamante, espressione autentica del forte orgoglio e spirito d’appartenenza bisiaco che ha già permesso agli amici paperi di togliersi più di una soddisfazione nel 2018, stagione d’esordio in AIBXC. Ducks guidati dall’appassionato skipper Renato Carraro e dal Presidente Franco Buttignon, sostenuti dal fratello Luca e dagli assistenti Giacomo Nolli, Lucio Bertogna e Marcello Massa. Line-up giuliano trascinato da Crescenzi, Finocchiaro, Battaglia, Mastrangelo, Kakar, Podrecca e Rech, che più avanti in stagione dovrebbe poter comunque contare nuovamente sull’apporto di Arancio e Brezzi. Come per Malnate, stagione in salita anche per gli amici paperi, gente comunque abituata ad abbassare la testa e pedalare. Redskins favoriti, attenzione però al patriottismo bisiaco.

Informazioni su Matteo Briglia 180 Articoli
Matteo Briglia è nato a Milano nel 1968 e lavora come Analista Programmatore Senior presso la Engineering SPA - Ingegneria informatica. Diplomatosi nel 1992 come traduttore simultaneo, due anni più tardi consegue la Laurea in lingue presso lo IULM di Milano (inglese, francese). Da sempre appassionato di sport, in particolare quelli americani, segue sin dall'adolescenza il football e il basket di cui ha iniziato a scrivere nel 1993 pubblicando brevi articoli su riviste online riguardanti la postseason NFL e i playoffs NBA. Ha poi cominciato ad interessarsi anche alla Major League Baseball intorno al 1994, nella stagione dominata dai Toronto Blue Jays, formazione di cui si è immediatamente innamorato una volta comprese a fondo le regole del gioco e migliorato l'inglese tecnico (per poter seguire via radio le cronache direttamente dai diamanti a stelle e strisce). Dal 1998 circa scrive appassionati resoconti sulla Major League, con approfondimenti su New York Yankees e Atlanta Braves, squadra del cuore ormai da un ventennio. Matteo segue in diretta in particolare la postseason della MLB, con testi cariche di emotività, colore e pathos emozionale che hanno sempre caratterizzato le sue cronache di non vedente rendendole più vicine alle narrazioni Blog. Da tre anni circa, ha scoperto il baseball per non vedenti, entrando in contatto con l'AIBXC (Associazione Italiana Baseball giocato da ciechi). L'esperienza lo ha talmente elettrizzato tanto che dopo una prova iniziale ha deciso di proseguire a giocare con i Lampi Milano. Dal maggio 2011 collabora con Baseball.it seguendo da vicino tutto quello che succede nel movimento del baseball per ciechi.

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