Serie del Caribe, le finaliste si sapranno solo stanotte

Vincono le Estrellas Orientales sui Toros de Herrera mentre i Charros de Jalisco tolgono l’imbattibilità ai Cardenales de Lara

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Victor Mendoza (Mexico)
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I risultati della scorsa notte (Dominicana–Panama 5 a 3 e Messico–Venezuela 9 a 4) hanno rimandato la decisione sul nome delle due finaliste della Serie del Caribe 2019 alle ultime due partite in programma, Venezuela contro Cuba e Porto Rico contro Panama. Nel gruppo A infatti la situazione vede Cardenales de Lara 2-1, Charros de Jalisco 2-2, Lenadores de Las Tunas 1-2, mentre nel gruppo B abbiamo Estrellas Orientales 3-1, Toros de Herrera 2-1 e Cangrejeros de Santurce 0-3.

Fra Estrellas Orientales e Toros de Herrera a decidere è stato un sesto inning in cui i dominicani, che giocavano come squadra di casa, sono andati a punto tre volte. Prima era stato 1-0 per i Toros de Herrera al 1°, su battuta in diamante di Elmer Reyes, con due compagni in base (Gerald Chin base e Allen Cordoba singolo) e difesa dominicana che ha pasticciato a livello di scelte su un doppio gioco che sembrava facile. Quindi 2-0 nella m età alta del 4° con il solo homer con 1 out di Elmer Reyes. A fine 4° però era 2-1, su doppio di Wilkin Castillo con 2 out e una valida di Emilio Gustave e un errore su pickoff del pitcher Carlos Teller. Il cambio del lanciatore di Panama al 6° (Severino Gonzalez per Teller) non è andato bene e il doppio di Wilkin Castillo con 3 basi diventate altrettanti punti per un 4 a 2 decisivo. Un punto per parte prima della fine non hanno cambiato nulla.

Nel gruppo A intanto i Charros de Jalisco, con 15 valide all’attivo (contro 10), hanno inflitto la prima sconfitta del torneo ai Cardenales de Lara, riaprendo i giochi.
Vera e propria spina nel fianco dei venezuelani è stato Victor Mendoza: 4 su 5, con un fuoricampo da 3 al 6° su Araujo, che ha messo il timbro sulla la partita, 2 punti segnati e 4 battuti a casa.
I Cardinali hanno dovuto inseguire fin dall’inizio, dallo 0 a 2 del 1° su Yohan Pino, ma in definitiva sono rimasti sempre attaccati agli avversari: 2 a 3 a metà 5°, 4 a 5 a metà 6°, quando avrebbero potuto fare di più. Invece a basi piene e zero fuori hanno segnato due volte (la seconda con un colpito) poi lasciato tre corridori sui cuscini, con Ali Castillo e Rangel Ravero improduttivi. E’ stato così che Victor Mendoza ha potuto poco dopo mettere a segno il colpo del KO.

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Mino Prati, giornalista dal 1979, ha scritto di baseball per 'Il Giornale Nuovo', la 'Gazzetta di Bologna', 'Stadio', 'Tuttobaseball' e 'Baseball International' e 'Agenzia ANSA' e 'Il Resto del Carlino', oltre ad essere stato il curatore del sito BaseballNow. É stato anche direttore responsabile, a livello bolognese, di diverse testate tra cui 'Fuoricampo', 'Baseball Time' e 'Baseball Oggi', nonchè addetto stampa della Fortitudo Bologna. Ha lavorato per l'Ufficio Stampa F.I.B.S. Ha pubblicato l'Almanacco del Baseball, per la Nuova Sagip, nel 1980. Oltre che giornalista, vanta un'esperienza anche dall'altra parte "della barricata": ex-tecnico, dirigente di società, a livello di categorie minori praticamente da sempre (dal 1972) a Minerbio (in provincia di Bologna dove è stato uno dei fondatori della società), e come Direttore Tecnico nelle Calze Verdi Casalecchio (Serie A2-1991) prima e nella Fortitudo Bologna (Serie A1-1992/93) poi. Più volte eletto negli organismi locali della Federbaseball a livello provinciale e regionale. E' stato il Responsabile Editoriale di Baseball.It nel 2002.