Seattle vince la corsa su Kikuchi

In attesa di conoscere le decisioni di Machado e Harper, si muove il mercato MLB. Il partente mancino giapponese firma con i Mariners, “Tulo” si accasa agli Yankees e Cruz si accorda con i Twins. La situazione dei principali free-agent

common.wikimedia.org
Yusei Kikuchi
© common.wikimedia.org

Il primo, importante squillo di tromba sul mercato di questo 2019 è dei Mariners che si aggiudicano le prestazioni del lanciatore partente Yusei Kikuchi. Il 27enne mancino ex Saitama Seibu Lions approda nella MLb con una dote di 73 vittorie e 46 sconfitte, una media ERA di 2.77 e 903 strike-out lanciati dal 2010. Tre volte All Star in Giappone, è arrivato avanti a tutti nel 2017 nel ranking della media ERA (1.97), e delle vittorie in stagione (16) della Pacific League. La scorsa stagione, complice qualche problemino alla spalla sinistra, Kikuchi ha lanciato meno e meno bene (14-4 il record a fine stagione con 3.08 di media ERA ed il numero di strike-out che è sceso dai 217 del 2017 a 153). Un sospiro di sollievo per i fan dei Mariners che dopo le partenze del lanciatore partente James Paxton, volato agli Yankees in cambio di tre prospetti lo scorso novembre, del closer Edwin Diaz e del seconda base Robinson Cano, entrambi volati ai Mets in cambio del prima base/esterno destro Jay Bruce, del lanciatore Anthony Swarzak e di 3 giovani di belle speranze, si erano un pochino depressi. Qualche dubbio sul processo di ricostruzione del roster rimane. Le perplessità sul partente giapponese riguardano da un lato la sua capacità di ambientarsi rapidamente alla MLB, come è riuscito a fare il suo “collega” Shohei Ohtani lo scorso anno agli Angels ma come non è riuscito al vecchio Hideki Irabu, arrivato agli Yankees nel 1997 con tutti gli onori ma rivelatosi poco più di un “bidone”. Ed anche qualora avesse una partenza sprint ci sarebbe da superare il famoso “muro del terzo anno” sul quale tutti i lanciatori nipponici che arrivano negli USA sembrano sbattere dopo aver brillato per le prime due stagioni. Hideo Nomo, Daisuke Matsuzaka, Yu Darvish, Masato Yoshii e Kazuhisa Ishii gli esempi che vengono portati a sostegno di questa tesi. L’ultimo lanciatore giapponese a Seattle è stato Hisashi Iwakuma, arrivato ai Mariners a 31 anni e con un problema alle spalle, che dopo aver sofferto l’ambientamento ha avuto 4 solide stagioni, culminate da una “no-hitter” lanciata il 12 agosto 2015 contro gli Orioles al Safeco Park. Dopo aver perso tutta la scorsa stagione per un intervento chirurgico alla spalla, Iwakuma sta cercando di riprendere l’attività in Giappone. Non tutti i lanciatori giapponesi però subiscono il declino, come ad esempio Masahiro Tanaka, che dopo cinque anni è ancora un punto di riferimento nella rotazione degli Yankees. Nel dubbio comunque il GM Dipoto ha offerto il contratto che prevede 43 milioni di dollari per i primo quattro anni che possono arrivare a 109 se i due troveranno l’accordo per arrivare a sette.
Gli Yankees pescano nel mercato free-agent l’interbase Troy Tulowitzki, 34enne 5 volte All Star, 2 volte Gold Glove ed altrettante Silver Slugger, ma reduce da una serie di infoertuni che ne hanno pregiudicato la carriera. “Tulo“, che è stato acquistato dai Blue Jays nel 2015 dopo la sua “esplosione” ai Rockies (ha esordito nel 2006), ha saltato tutto il 2018, Spring Training compresi, a causa di uno sperone osseo su entrambi i talloni che poi sono stati rimossi chirurgicamente. Acquistato al minimo salariale, l’interbase californano è una buona scommessa per gli Yankees che sono comunque sulle tracce del free-agent Manny Machado, ma che ora potranno gestire con più calma la possibile trattativa con l’ex Dodgers visto che hanno coperto il ruolo in attesa che torni a regime Didi Gregorius dall’intervento chirurgico “Tommy John”.
A 38 anni suonati l’esterno destro/battitore designato Nelson Cruz trova un accordo annuale con i Minnesota Twins a 14.3 milioni di dollari con un’opzione di ulteriori 12 milioni per il 2020. L’ex Mariners (.274 media battuta, 360 fuoricampo, 1011 punti battuti a casa in 5758 apparizioni al piatto dal 2005), sembra tutt’altro che un giocatore “bollito”. I 203 fuoricampo negli ultimi 5 anni, di cui 37 la scorsa stagione, sono una garanzia che il domenicano possa far compiere il salto di qualità ai Twins, che già si erano assicurati le prestazioni del prima base C.J. Cron (.260 media battuta, 89 fuoricampo e 287 punti battuti a casa in 1867 turni in battuta dal 2014) prelevato dagli Angels lo scorso novembre. Con questi innesti il roster del neo-manager Rocco Baldelli si rafforza notevolmente nei battitori destri e si procura LE “chiocce” con le quali portare a maturazione giocatori di belle speranze come il 25enne terza base Miguel Sano ed il 27enne seconda base Jonathan Schoop dai quali ci si attende il salto di qualità.
Intanto continuano ad esserci solo “rumors” intorno al duo Machado-Harper sui quali si sta muovendo mezza MLB. Per Bryce Harper adesso potrebbe addirittura paventarsi una permanenza a Washington, anche se Phillies, White Sox, Cubs e Dodgers restano più o meno quotate, mentre per Machado il duello tra Dodgers e Yankees sembra si possa risolvere con la vittoria dei secondi sui primi. Fari puntati anche sull’esterno centro A.J. Pollock che dopo sette anni in Arizona sembra conteso da Indians e Mets anche se in queste ore Reds, Phillies e White Sox si stanno muovendo visto il protrarsi dell’attesa per Harper e Machado.
Tra i lanciatori partenti ancora senza squadra Dallas Keuchel vede allontanarsi anche l’interesse dei Mariners dopo quello dei Nationals che lo scorso 3 dicembre si sono assicurati le prestazioni dell’ex D-Backs Patrick Corbin (56-54, 3.91 media ERA, 897 strike-out in 945.2 inning lanciati e 172 partite disputate dal 2012), grazie ad un contratto per 6 anni da 140 milioni di dollari, e dei Rays che hanno virato su Charlie Morton (75-81, 4.23 media ERA, 994 strike-out in 1206.2 inning lanciati con 217 partite giocate dal 2008). Oltre a Keuchel il mercato free-agent offre tra i maggiori partenti giocatori del calibro di Gio Gonzalez, Derek Holland, Clay Buchholz e Wade Miley, mentre tra i rilievi è ancora senza casa il closer neo-campione Craig Kimbrel.

 

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

Commenta per primo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.