Ryu sale in cattedra. E stanotte parte anche la American League

Il sudcoreano domina nella vittoria dei Los Angeles Dodgers sugli Atlanta Braves. I Brewers si fanno rimontare al nono inning, ma vincono al decimo. Via stanotte alle Division Series della American League con il big-match tra Red Sox e Yankees

La mossa a sorpresa di Dave Roberts di utilizzare come lanciatore partente in gara-1 Hyun-Jin Ryu anzichè Klayton Kershaw ha dato i suoi risultati, visto il 6-0 con cui Los Angeles ha liquidato Atlanta in gara-1. I dubbi erano tanti, considerando che Ryu non giocava una gara di play-off dal 2014, visto il lungo calvario a seguito di un serio infortunio alla spalla. I risultati delle ultime 7 partenze (in 42.2 inning lanciati 45 valide, 4 basi, 43 strike-out e una media PGL di 1.69) ha convinto il manager dei Dodgers a rischiare. Davanti a quasi 51mila spettatori, il 31enne sudcoreano ha regalato una prestazione da grandissimo campione: 4 valide concesse e 8 strike-out in 7 inning lanciati ed una media immacolata. Il mancino, ai Dodgers dal 2013, aveva già regalato una prestazione simile nel 2013 nelle Championship Series contro i Cardinals ed è così entrato di diritto nell'Olimpo dei partenti di questa franchigia. Prima di lui infatti, soltanto Sandy Koufax, Orel Hershiser e Jerry Reuss erano riusciti a realizzare più di una partita di post-season lanciando sette inning senza subire punti. L'attacco di Atlanta non è di fatto mai entrato in partita a differenza di quello di Los Angeles che invece ha svolto egregiamente il suo ruolo e con 2 fuoricampo, "solo shot" di Joc Pedeson al primo inning e da 3 di Max Muncy al secondo, ha indirizzato le sorti del match. Gli altri 2 punti arrivano alla sesta ripresa con l'ennesimo homerun (stavolta di Enrique Hernandez) e con la volata di sacrificio di David Freese che porta a casa Puig. Adesso spazio a Kershaw, che senza fare polemiche si è preso lo slot numero due della rotazione dei partenti e che questa notte se la vedrà con Anibal Sanchez.
Sono stati necessari, invece, 10 inning per conoscere la squadra vincitrice della prima partita tra Brewers e Rockies. Milwaukee si porta in vantaggio al secondo inning con il fuoricampo da 2 di Yelich, per poi farsi recuperare al nono inning con una valida di Charlie Blackmore che porta a casa Parra e dalla volata di sacrificio di Nolan Arenado che gela gli oltre 43mila spettatori del Miller Park. Al decimo inning l'ottimo lavoro sul monte di Joakim Soria che lascia a secco l'attacco dei Rockies non viene replicato da Adam Ottavino che concede la base per ball a Yelich, spinto in seconda da un lancio pazzo e, dopo varie peripezie, a casa da un singolo di Mike Moustakas che chiude gli extrainning con la vittoria dei Brewers per 3-2. Stanotte via a gara-2 con Tyler Anderson partente dei Rockies e Jhoulys Chacin che salirà sul monte per i padroni di casa.

Tutto pronto per la 25esima edizione delle Division Series della American League che prenderanno il via questa notte. Ad aprire le danze saranno gli Astros che ospitano gli Indians e successivamente i Red Sox ospiteranno gli Yankees. In American League il maggior numero di partecipazioni e di vittorie è saldamente in mano ai New York Yankees (19 apparizioni, 12 vittorie e 7 sconfitte), seguita da lontano dai Boston Red Sox (12 apparizioni, 6-6) e dai Cleveland Indians (9 apparizioni, 5-4). Due sole apparizioni per gli Houston Astros in questa Lega (con 1 vittoria, quella dello scorso anno, ed 1 sconfitta, nel 2016), visto che fino al 2013 erano nella National League dove hanno disputato ben 7 Division Series (2 vinte e 5 perse, ultima vittoria nel 2005).

Houston Astros (103-59) – Cleveland Indians (91-71)
La sfida tra i campioni in carica contro la franchigia a secco da più anni dalla vittoria dell'anello (1948) andrà in scena al Minute Maid Park di Houston in virtù del miglior record in regular season degli "'Stros" che quindi mantengono il vantaggio di giocare in casa gara-1 e 2 più l'eventuale gara-5. Gli Astros arrivano a questa sfida dopo aver superato per la terza volta quota 100 vittorie in stagione regolare e aver vinto per due anni consecutivi la West Division della AL, mentre Cleveland, peggior record della Lega tra le partecipanti alle post-season, è forte del terzo pennant di Central Division consecutivo, il decimo della sua storia. Le due franchigie si sono affrontate sette volte in questa stagione: una serie da 4 pareggiata a Cleveland (2-2 con gara1 vinta dai padroni di casa agli extra-inning) e una serie da 3 vinta da Houston 2-1. Non esistono precedenti confronti nelle post-season di American League, visto anche che gli Astros fino al 2012 erano una franchigia di National League. Sul monte di lancio sono chiamati come partenti Gerrit Cole (1-2, 3.94 media PGL e 14 strike-out in 16 inning lanciati nelle post-season) per i padroni di casa e Carlos Carrasco (0.00 media PGL con 7 strike-out in 5.2 inning lanciati nei play-off). Il 31enne degli Indians in questa stagione ha affrontato per due volte gli Astros. La prima al Minute Maid Park con una sconfitta (8 valide di cui un fuoricampo, 1 base per ball concessa che sono valsi 3 punti a fronte di 6 strike-out in 7.2 inning lanciati), la seconda al Progressive Filed con una vittoria (7 valide di cui 2 fuoricampo, 2 basi per ball, 5 punti, 8 strike-out all'attivo in 5.2 inning lanciati). Un solo precedente per Gerrit Cole, chiuso con un "no-decision" contro Cleveland in questa stagione, in Ohio (4 valide di cui 1 fuoricampo, 3 errori e 2 basi per ball concesse, 3 punti, 8 strike-out realizzati in 7 inning lanciati).

Boston Red Sox (108-54) – New York Yankees (100-62)
Il fascino di questa serie è incredibile. Oltre alla grande rivalità tra le due franchigie viva dai tempi di Babe Ruth, oltre al fatto che si contendono anno dopo anno il titolo della East Division di cui entrambe fanno parte, quella che stiamo vivendo è la sfida tra le due squadre con il maggior numero di presenze nella ALDS (33 complessivamente). Venendo dalla stessa Division però, le due storiche rivali non sono mai riuscite ad incrociare mazza e guantoni in questa competizione prima di questa edizione, ed è la prima volta che si scontrano in gare di post-season dal 2004. I Red Sox si presentano con il miglior record della American League (e di tutta la MLB), mentre gli Yankees sono dovuti passare dal "wild card game" vinto in casa contro gli Oakland Athletics per 7-2. Il cammino in questa competizione parla di 47 vittorie e 34 sconfitte per gli Yankees (.580) che hanno vinto la serie per l'ultima volta lo scorso anno, mentre meno trionfale appare quello dei Red Sox che hanno raccolto soltanto 20 vittorie e 24 sconfitte (.455). In questa stagione le due storiche rivali si sono affrontate per la prima volta al Fenway Park (2-1 per Boston, nel quale spicca un clamoroso 14-1 in gara-1). Con lo stesso risultato gli Yankees si impongono in casa. Il primo "sweep" arriva a vantaggio dei Red Sox nella serie da 4 giocata a Boston tra il 2 ed il 5 agosto, mentre la sfida in casa dei "Bronx Bombers" giocata tra il 18 ed il 20 settembre termina ancora 2-1 per gli Yankees che poi si impongono ancora per 1-2 anche al Fenway Park nella serie che chiude la stagione regolare. A lanciare, per i padroni di casa, ci sarà David Price che in questa regolar season ha rimediato 3 delle 7 sconfitte stagionali in altrettante apparizioni come partente contro gli Yankees. Per gli Yankees sarà Ian Happ che da quando è stato acquistato da Toronto ha messo insieme 11 partenze con un record di 7-0 ed una media PGL di 2.69, che scende a 1.86 se si considerano solo le ultime cinque gare da lui giocate a settembre.

 

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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