Bocchi e Clemens fanno sognare Texas

Tante sorprese e alcune conferme nel lungo week-end dei Regional dove spiccano le inattese eliminazioni di Florida State e Georgia, mentre Texas vola grazie alla mazza del figlio d’arte Kody Clemens e ai lanci del nostro Matteo Bocchi

Emozioni, grandi giocate e sorprese unite ad un pizzico di cattivo tempo hanno caratterizzato un grande weekend di baseball attraverso gli Stati Uniti da Est a Ovest. Lo shock più grande c'è stato in California, a Palo Alto, dove ancora una volta Stanford, una delle dominatrici della stagione regolare, ha dovuto cedere ai Titans di Cal State Fullerton. Come nel 2017, al decimo inning del match decisivo per 2-1 grazie ad un kilometrico walkoff-homerun di Jace Chamberlin.
Incredulità anche a Oxford, nel Mississippi, in un Regional caratterizzato dal cattivo tempo e dalla "pioggia" di valide con le quali Tennessee Tech ha sconfitto per due volte la super favorita e padrona di casa Ole Miss raggiungendo per la prima volta nella sua storia i Super Regional.
Destino simile per Florida State, anch'essa eliminata sul diamante di casa subendo dapprima un'inattesa sconfitta per 7-6 nel match d'esordio contro la sorprendente Samford e successivamente superata di misura da Mississippi State che ha raggiunto i Super Regional dopo aver avuto la meglio anche su Oklahoma.
Parlare ancora di sorprese non si può dimenticare Washington che raggiunge per la prima volta nella sua storia i Super Regional grazie ai successi su Coastal Carolina e Connecticut con il figlio d'arte A.J. Graffinino vero trascinatore (8 su 15 nel box con 6 punti battuti a casa). Ora per gli Huskies, la possibilità di continuare il sogno verso Omaha affrontando un'altra vera sorpresa come Cal State Fullerton.
Eccezionale ancor di più l'impresa di Minnesota che arriva al suo primo Super Regional dal lontano 1977 quando alla Casa Bianca era insediato Jimmy Carter! I Golden Gophers hanno sfruttato il fatto di giocare in casa ed hanno eliminato in scioltezza Ucla grazie alla super prova nel box di battuta dell'esterno Alex Boxwell.
Fattore campo decisivo anche per Stetson, piccolo ateneo della Florida, che trascinata dal lanciatore partente Jack Perkins ha demolito per 11-1 Oklahoma State nel match decisivo con un terzo inning da ben 10 punti.
Prima di parlare delle tante squadre favorite che hanno passato il turno, una doverosa parentesi merita il nostro Matteo Bocchi e la sua Texas che sfoderando 3 prestazioni quasi perfette ha staccato il biglietto per i Super Regional (per la prima volta dal 2014). Ciò grazie anche ad un grande Kody Clemens (figlio dell'indimenticato Roger) nel box di battuta (6 su 14 per lui con 7 rbi nelle tre gare) e una prova superlativa del parco lanciatori guidato da Blair Henley e Chase Shugart con il nostro Bocchi splendido rilievo nella prima gara vittoriosa (10-0 il punteggio) contro Texas Southern (salvezza per lui con 3 inning lanciati, 1 sola valida concessa e 6 strikeout).
Grande la gioia per i Longhorns ed il loro coach David Pierce che ora, sognando l'approdo alle College World Series, sono attesi da una sfida insidiosa contro la grande sorpresa Tennessee Tech capace di eliminare Ole Miss.
Altra menzione particolare merita Duke che si è rivelata terribile ammazza-grandi eliminando la favorita Georgia grazie ad un attacco esplosivo con un sensazionale Griffin Conine (figlio dell'ex MLB Jeff Conine) autore di ben 2 fuoricampo nella vittoria decisiva dei suoi per 8-4.
Facile il cammino invece per le altre favorite come Florida, Oregon State (che si è sbarazzata in scioltezza della temibile Lsu), North Carolina, Vanderbilt, Texas Tech., Arkansas ed Auburn con in evidenza il grande Casey Mize per niente distratto dall'imminente draft MLB dove, come da previsione, è stato scelto con il numero 1 assoluto da parte dei Detroit Tigers.

 

Informazioni su Andrea Palmia 148 Articoli
Andrea Palmia è nato a Bologna il 4 aprile 1968 e vive nel capoluogo emiliano con la moglie Aurora e la figlia Lucia di due anni. Laureato in Pedagogia con una tesi sperimentale sui gruppi ultras, lavora dal 1995 come educatore professionale con utenti disabili mentali e fisici. Appassionato di sport in genere ed in particolare di quelli americani, ha sempre avuto come sogno nel cassetto quello di fare il giornalista sportivo. Dal baseball giocato nel cortile del condominio con una mazza scolorita alle partite allo stadio Gianni Falchi con i fuoricampo di Roberto Bianchi e Pete Rovezzi, il passo è stato breve. Fortitudino nel DNA, nutre una passione irrazionale per i "perdenti" o meglio per le storie sportive "tormentate" fatte di pochi alti e di molti bassi.

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