Presentata a Roma la stagione agonistica 2018

A1 a 8 squadre, Coppa Italia prima della regular season e poi le nazionali, con Tokyo 2020 nel mirino

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Finito il tempo delle chiacchiere, è ora di giocare”. Poche parole di introduzione per il presidente della Fibs, Andrea Marcon, alla presentazione ufficiale della stagione agonistica 2018 tenutasi al Salone d’Onore del Coni del Foro Italico di Roma. Giornata uggiosa nella Capitale, un po’ come lo stato dell’arte attuale del movimento italiano, che proprio 70 anni orsono iniziò la sua avventura ufficiale.

Inutile dire che un inverno molto lungo e le difficoltà a metter su il campionato di vertice abbiano inciso molto. E’ tempo però di mettersi tutto alle spalle e iniziare con il campo. L’intento perlomeno è questo.

Il primo a prendere la parola è stato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che da quando è stato chiamato in causa dal calcio è apparso ancor più a suo agio sotto i riflettori. “Conosco quali sono state le varie problematiche e le diatribe sul numero di squadre del campionato, visto che ricopro neanche troppo a tempo perso il ruolo di commissario della Lega di A di calcio e anche lì ve ne sono, ve lo posso assicurare – ha detto – ognuno sicuramente ha le sue visuali e le sue opinioni sullo sport, ma dobbiamo considerare che in tutto il mondo c’è una grande evoluzione. Qui nel baseball avete una cultura sportiva di matrice americana, e fa riflettere che in un modello che va studiato sotto ogni punto di vista, sportivo, mediatico, dei ricavi, come l’Nba, Mike D’Antoni ha recentemente detto che è giusto che si possa cambiare la formula di accesso ai play off bypassando la divisione tra Ovest e Est”.

Sostanzialmente quello che dico è che non dovete aver paura di fare una cosa nuova, di cambiare, se si rimane fermi il rischio è di spegnersi. A maggior ragione che ora con Tokyo 2020 in ballo il baseball ed il softball tornano a pieno titolo nel movimento olimpico, è una motivazione incredibile per fare il meglio ed essere competitivi”.

Presentate poi le attività delle nazionali, che avranno nella Haarlem Week e nella Praga Week per la Pre Olimpica gli appuntamenti cardine, manifestazioni dove l’Italia non partecipava da anni. E in ottobre sempre la PO sarà in Arizona con i giovani in Istructional League, senza dimenticare gli Europei Juniores in Italia, Grosseto per il baseball e Friuli Venezia Giulia per il softball.

A tal proposito, le parole del manager della nazionale di baseball, Gilberto Gerali, sono di grande ottimismo. “Mi ritengo molto soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto in Sicilia, siamo stati ospitati in una bella struttura, peccato magari per il vento che abbiamo incontrato in quei giorni – dice sorridendo – riguardo il campionato ritengo che 28 partite di regular season siano veramente troppo poche. Più che convinto che se si portasse il gruppo che ha lavorato in Sicilia negli Stati Uniti a disputare 100 partite l’anno si tirerebbe fuori qualcosa di assolutamente valido. La Fibs dovrebbe a questo punto prendere posizione, dal prossimo anno occorrerà fare qualcosa. So che non è facile, non ho ora la ricetta”, conclude. Ricetta che arriva poi da Marcon poco dopo quando lo abbiamo avuto ai nostri microfoni.

Ma passiamo alle novità del 2018 sull’attività. Oltre al cambio di denominazioni (A1 e A2), l’innovazione è rappresentata dall’inizio della Coppa Italia prima del campionato, con la final four a Bologna già ad aprile. Una cosa nuova anche in termini strettamente regolamentari, visto che su richiesta esplicita delle società si giocherà al meglio dei sette inning, trasformandola in una sorta di appendice dello spring training ma con un trofeo in palio che però non darà l’accesso all’European Cup per club. La regular season andrà in scena da aprile ad agosto, con un paio di pause nel mezzo, poi dal 17 agosto al 25 semifinali play off e dal 31 agosto le finali sempre al meglio delle 5 partite. L’A2 avrà 24 squadre, divise in quattro gironi da 6 con play off a settembre e quattro promozioni, visto che nel 2019 si giocherà con 12 formazioni nella massima serie. Per la B, 40 squadre al via in 4 raggruppamenti da 10, 8 promozioni e 8 retrocessioni in C che rimarrà la serie di ingresso. La serie A1 softball avrà infine due gironi da 6, con la disputa anche di un intergirone.

Prima del commiato, alcuni aspetti legati al marketing spiegati da Marco Landi. Viene confermata la produzione televisiva con Gts, mentre (con Rai Sport in ristrutturazione) per la diffusione si vuole riconfermare la partnership con Pmg che proprio lo scorso anno è diventata la piattaforma sportiva di Repubblica.it, sito che ha già trasmesso lo scorso anno le serie finali di Ibl, Isl ed è stato (Pmg…) anche il coordinatore di produzione dell’European Baseball Series tra Italia-Olanda. Presentato anche l’accordo con le aziende Johnson 1836 e Conclima per il quadriennio di Tokio 2020. La prima è la più antica fabbrica di medaglie di Italia, produce a Milano, e il nome sarà sulle spalle di tutte le categorie arbitrali d’Italia, l’altra apparirà sul caschetto di tutte le nazionali di baseball da qui, appunto, al 2020.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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