Risposta Rimini (8-0), determinante gara3 di stasera

Grande prova sul monte per Gonzalez ed Escalona che lasciano la T&A a una valida. Partenza aggressiva dei Pirati su Delgado, di Mazzanti il colpo di grazia. Oltre mezzora di stop per un guasto all'impianto di illuminazione

Tra tuoni, fulmini e black-out, Rimini trova la zampata d'orgoglio, pareggia la serie con la T&A (8-0) e si gioca tutto questa sera in gara3. Il secondo atto del derby che vale la finale scudetto ribalta le carte in tavola rispetto a quanto visto la sera prima, in una partita che si decide già dopo due riprese.

I Pirati ritrovano sul monte l'Enrique Gonzalez del brillante esordio al "Falchi" (una valida e una base ball in 6 riprese) mentre dall'altra parte Bindi prova a giocarsi il jolly Delgado, di nuovo in pedana dopo alcune settimane di stop. Ma la scelta stavolta non si rivela fortunata perché il partente di San Marino non riesce a scrollarsi di dosso la ruggine senza subire 2 punti già al 1° attacco: decisivo il singolo in ritardo di Beppe Spinelli a basi piene. Bertagnon apre il 2° con una valida a destra e avanza sul sacrificio di Di Fabio ma con 2 out è la base a Santora che fa propendere Bindi per il cambio. L'ingresso di Teran però è a dir poco deleterio: base a Romero (cuscini carichi), base a Salazar con lancio pazzo (entrano due punti per il 4-0) e solo un guasto ad alcuni fari dell'impianto di illuminazione interrompe la serie no del rilievo della T&A mentre la notte che circonda lo Stadio dei Pirati è illuminata da saette  e animata da tuoni fragorosi.

Il temporalone però passa sfogandosi altrove tanto che sul diamante riminese non cade una goccia d'acqua e si può ricominciare dopo 35 minuti necessari a riavviare l'impianto luci. Ma per Teran i problemi non sono finiti: nel box si presenta Beppe Mazzanti e la legnata del terza base è ancora più potente dei tuoni che si allontanano da Rimini. Il fuoricampo del gigante nettunese vale il 7-0 e da quel momento non succede praticamente più nulla. Rimini amministra l'ampio vantaggio consentendo a Teran di riprendersi mentre Gonzalez continua a dominare, incassando al 6° da Imperiali la prima e unica valida di San Marino. Per il partente venezuelano dei Pirati è la prima volta in pedana per 6 riprese. Al 7° entra Escalona che prosegue il lavoro del collega concedendo un solo arrivo in base in 3 inning (colpito Ramos) ma anche la T&A cambia mettendo sul monte Cubillan. Il rilievo parte con la base a Salazar (ancora senza valide ma con altre 3 "walk") e concede il punto dell'8-0 (non guadagnato) sulla grounder di Gomez dopo l'errore di Vasquez.

San Marino batte una valida, Rimini non fa sfracelli ma con 5 valide porta a casa 8 punti e il pareggio nella serie. E stasera sfida decisiva con gli Asi sul monte.

IL TABELLINO DI BASEBALL.IT

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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