Grosseto e la sua grande voglia di tornare in alto

Una città intera che si mobilita per la rinascita del club biancorosso. Banchi propone un consorzio triennale con vari imprenditori già disponibili. Il vicesindaco Borghi: "Serve un coordinamento unico per non disperdere le forze"

C'è tanta voglia di grande baseball in Maremma. Per questo da qualche mese a questa parte si sta lavorando alacremente, più o meno alla luce del sole, per costruire una società che possa rinverdire i fasti del Bbc Grosseto, che negli ultimi trent'anni e fino al 2011, ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano a livello nazionale ed internazionale, con la conquista di quattro scudetti (1986, 1989, 2004, 2007), due coppe europee (Ceb nel 1997 e Campioni nel 2005), tre coppe Italia, una supercoppa e tanti piazzamenti da podio, a cominciare da tre finali continentali perse. Dopo la crisi irreversibile dell'autunno 2011, con l'uscita di scena del Monte dei Paschi e le difficoltà del patron Baricci, lo Jannella non è più riuscito a riscaldare l'anima delle migliaia di spettatori che negli anni precedenti (18.000 tifosi nelle quattro gare interne del 2007 contro Nettuno): il Grosseto Baseball di Mazzei, rimasto orfano della Carminucci Sport Group dopo appena quattro mesi dall'insediamento ufficiale in Comune, ha messo insieme undici misere vittorie. Ha fatto ancora peggio il Mastiff-Grosseto Baseball di Danilo Biagioli, che ha collezionato tre vittorie nelle prime sei gare, perdendo le trenta successive, nell'indifferenza generale. Per cercare di cambiare l'inerzia delle cose, il Bsc Grosseto 1952, presieduto dall'avvocato Massimo Ceciarini, un appassionato di vecchia data («Mi ricordo come oggi le partite allo stadio Comunale negli anni Settanta»), ha presentato in estate domanda di ammissione alla IBL 2014, ma nelle ultime settimane ha un po' rallentato, dopo l'uscita di scena di Beppe Massellucci, nominato a suo tempo direttore tecnico e fautore della partenza a razzo della scuola baseball, che in pochi mesi ha raccolto qualcosa come 130-140 bambini. Il cammino verso il ritorno dell'IBL a Grosseto sembrava aver avuto una brusca frenata, ma dalla fine di ottobre c'è stata una nuova accelerazione che dovrebbe portare, se la Fibs troverà uno spazio nel prossimo torneo, alla nascita di una società che possa tornare a riscaldare i cuori degli amanti del batti e corri all'ombra di Canapone.
Convocati dal vicesindaco e assessore allo sport Paolo Borghi lo scorso 24 ottobre si sono svolti in Comune gli stati generali al quale hanno partecipato i rappresentanti di Grosseto Baseball (Mazzei), Mastiff (Biagioli), Bsc (Ceciarini, Piccioli), Maremma (Falletti, Fanara) ed una serie di soggetti interessati a dare una mano alla rinascita del baseball in Maremma, Banchi, Boni, Rigoli, Retali.
Borghi in quell'occasione ha manifestato la sua intenzione di spendersi «per un progetto serio. Serve un coordinamento unico, per non disperdere le forze, partendo dal concetto che la città di Grosseto deve esprimere una squadra di IBL». «A tutti – ha proseguito Borghi – chiedo sostegno, disponibilità a stare dentro al progetto. Da parte mia, come vicesindaco, posso garantire lo sforzo dell'impiantistica. Non è però scontato che i due impianti vengano dati in gestione. Ci riserviamo di valutare la proposta sportiva più significativa. Abbiamo iniziato un percorso che porterà a delle scelte. Farò un'azione ricognitiva con i soggetti che hanno partecipato all'incontro e che hanno dato la loro disponibilità, messo a disposizione la loro passione».
Da quella riunione sono arrivate proposte interessanti, come quella di Claudio Banchi, il dirigente più vincente della Maremma, che ha proposto la creazione di «un consorzio su base triennale, in cui gli aderenti versano una quota di 10.000 euro. Questo per creare una base; poi dovremo lavorare per il reperimento di sponsor, facendo azioni di marketing. Servirà una struttura operativa più ampia; dovremo far sistema con altri soggetti, con altre strutture, come il ristorante Strike o la palestra Ymca». Banchi ha trovato disponibilità di imprenditori locali e «di tanta gente che era uscita». E questa potrebbe essere l'idea da portare avanti, per avere una base solida, sicura, si spera di almeno 100.000 euro. Il vicesindaco Borghi, che ha manifestato le intenzioni di Grosseto al presidente Fibs Riccardo Fraccari, s'incontrerà con le persone che hanno dato la loro disponibilità in Comune e già nel fine settimana dovrebbe arrivare un'affiliazione. Primo passo verso l'auspicata rinascita. In questa nuova società (a meno che alla fine non si decida di sposare il progetto del Bsc 1952) entreranno vecchi dirigenti, appassionati e addetti ai lavori competenti come David Rigoli (per lui si parla di un'investitura a general manager). Danilo Biagioli, anima del Mastiff, continuerà probabilmente a giocare a Grosseto con un roster più competitivo del 2013, ma non collaborerà con il nuovo gruppo ed anzi nel corso della riunione delle società di Ibl a Bologna si è detto apertamente contrario per l'ingresso di una seconda squadra grossetana nel massimo torneo.
Una volta costruita la società e messo in piedi un programma serio e duraturo, si potrà pensare alla costruzione della squadra. Il sogno sarebbe di riportare a casa i giocatori che negli ultimi anni hanno giocato in giro per l'Italia. Non tutti saranno disponibili da quest'anno, ma nell'elenco ci sono atleti che possono ancora dare tanto alla città che li ha cresciuti e li ha fatti salire alla ribalta. Proviamo a buttare giù qualche nome, per vedere quali possono essere i giocatori da contattare: Bischeri, Ermini, Andrea e Riccardo De Santis, Sgnaolin, Biscontri, Starnai, Oberto, Ferretti, Bindi, Panerati. Il popolo del baseball, che in questi ultimi anni ha sofferto in silenzio, seguendo le vicende dell'amata disciplina sui giornali o su internet, è pronto a riabbracciare i suoi beniamini. E con una campagna di marketing, merchandising, gare internazionali e con la sensibilizzazione della città, l'obiettivo è di far tornare a vivere lo stadio Jannella, un impianto che è il vanto della città e su cui l'amministrazione locale ha investito risorse. "Abbiamo uno degli stadi più belli d'Europa – ha detto Borghi – Non possiamo tenerlo vuoto. Vogliamo rivedere le grandi affluenze e tornare ad avere una squadra vincente".

Informazioni su Maurizio Caldarelli 460 Articoli
Giornalista del quotidiano "Il Tirreno" di Grosseto, collabora anche con la Gazzetta dello Sport.

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