Con Thunder’s e Lampi "Mediolanum Caput Mundi"

Le due formazioni meneghine alla finalissima tricolore di sabato prossimo. I Lampi soffrono contro il Bologna White Sox, prima di imporsi (13-7 e 10-8). Decisivo "Homer King" Ghulam nel doppio trionfo dei Thunder's Five sulla Roma ALL BLINDS

E' finalmente scoppiata l'estate con l'impennata delle temperature e il tasso di umidità decisamente alto. Esiste però anche la tempesta perfetta o il temporale silenzioso e improvviso come quello che ha scosso le semifinali del 17° campionato di baseball per ciechi, andate in scena questo weekend sul Leoni di Casteldebole (gremitissimo nonostante la giornata tipicamente estiva), che hanno registrato il trionfo di Thunder's Five e Lampi, le due formazioni che ci regaleranno sabato prossimo, una finalissima tutta milanese. Epilogo davvero inatteso per certi versi che tuttavia riflette piuttosto pedissequamente l'andamento irregolare di un torneo in cui le cenerentole Lampi Milano e Roma ALL BLINDS hanno saputo stare magnificamente al passo con le più quotate ed attrezzate compagini dei Tuoni e delle Calzette Bianche felsinee.
Nella prima semifinale, doppio successo dei Lampi sui padroni di casa dei Bologna White Sox al termine di un'autentica maratona, particolarmente dispendiosa dal punto di vista fisico, condizionata nelle sue prime fasi da una temperatura caldissima: gli oltre 30 gradi non hanno impedito alle due formazioni, particolarmente preparate sotto l'aspetto atletico, di offrire al folto pubblico scampoli di battiecorri di grande livello, giocate offensive e difensive di pregevole fattura, un paio di fuoricampo per parte e momenti di altissima tensione, per altro giustificabile considerata la notevole posta in palio. In gara-1, i Lampi guidati da Fabio "Mago Giurlì" Giurleo hanno probabilmente pagato lo scotto iniziale dovuto all'emozione e al nervosismo su un palcoscenico tanto prestigioso come quello della Final Four.
Prima assoluta per i Lampetti Milanesi a questo livello che, dopo aver realizzato due punti nelle prime due riprese offensive, frutto del primo fuoricampo stagionale del senegalese Baram Backe Dieng, seguito dal punto segnato da Danny Oliveri e battuto a casa dallo stesso Dieng, si sono visti superare di slancio nella parte bassa della prima ripresa dai White Sox, bravi ad approfittare di una difesa milanese ancora piuttosto incerta e attanagliata dalla paura per mettere a referto ben 5 punti grazie alle ottime prestazioni del veterano Giancarlo Berganti (4 su 6 complessivo, 2 punti battuti a casa), ottimamente sostenuto dal giovane eritreo Filmon Yemane (2 su 4 al piatto, 1 punto battuto a casa) e dal bomber marocchino Driss Sahli (2 su 6, 1 punto battuto a casa), ancora condizionato dall'infortunio muscolare che lo ha tenuto parecchio lontano dai campi in stagione regolare e che sabato lo ha costretto a stringere i denti e trotterellare faticosamente tra le basi. Nella parte centrale del match è uscita la grinta dei milanesi, autentico marchio di fabbrica in questa stagione da sogno per i Lampi. Ilaria Granata, il neoacquisto Rolly Zapata Vasquez (ex-Aquilone Empoli) e Levantini stringono le maglie in difesa, mentre l'attacco inizia a macinare una serie di valide che si materializzano nei 3 punti segnati dai milanesi nell'alta della terza ripresa che fruttano l'aggancio alle Calzette Bianche a quota 5. La striscia di valide dei Lampi non si interrompe nella parte alta del quarto inning: Levantini, Vasquez e Olivieri battono a casa altri tre punti e Milano si ritrova sorprendentemente avanti sull'8-6 dopo 4 riprese.
L'accelerazione che spacca letteralmente in due la gara si concretizza nella parte alta del sesto: difesa dei Sox in confusione totale, bucata a più riprese dai traccianti precisi di Vasquez, capitan Scarso (schierato a sorpresa come DH per sfruttarne a pieno la velocità sulle basi), Oliveri, Dieng e Levantini che dilatano la forbice sul 13-6, margine troppo ampio che le Calzette Bianche non riusciranno a rimontare nel corso delle ultime due riprese d'attacco, complice una difesa finalmente registrata a puntino. Il finale sorride quindi ai Lampi, che si impongono autoritariamente e contropronostico per 13-7 nel primo match, grazie alle prove maiuscole di Dieng (6 su 7 al piatto, 1 HR, 4 punti battuti a casa), Claudio "Il Pianista" Levantini (3 su 7, 3 punti battuti a casa) e dell'interbase Rolly Vasquez (3 su 6, 3 punti battuti a casa).
L'orgoglio felsineo ha tuttavia la possibilità di riscattare la batosta rimediata nel primo episodio in un secondo match che, in caso di affermazione bolognese, trascinerebbe la semifinale ad un tiebreak decisivo da giocarsi all'imbrunire. Anche in gara-2, i White Sox si staccano meglio dai blocchi. Cipiglio ruggente per i felsinei che grazie alle buone prove di Sahli (2 su 7 al piatto, 1 grande slam, 4 punti battuti a casa), Lomonaco (3 su 7, 1 punto battuto a casa) e Yemane (2 su 5, 1 punto battuto a casa) si portano immediatamente sul 3-0 dopo due riprese. Non si fa tuttavia attendere la reazione dei Lampi che al secondo raggiungono gli avversari grazie ai 2 punti battuti a casa da Vasquez cui segue quello battuto da Levantini, segnato da Oliveri. Nella parte centrale del match i milanesi piazzano un'accelerazione che sembra tramortire definitivamente i Sox, firmata Oliveri, Dieng, Levantini e Vasquez che fissano il punteggio sul 7-3 per i Lampi. Nella parte alta del quinto sussulto d'orgoglio per le calzette bianche, finalmente a segno con il grande slam di Sahli, seguito dal punto realizzato da Berganti che acciuffa un pareggio insperato a quota 7. Ultime fasi del match caratterizzate da discussioni roventi in diamante e sugli spalti che costano l'espulsione del manager milanese Giurleo, sanzionata dall'arbitrocapo Amurri in seguito a proteste veementi inscenate dallo skipper dei Lampi. Gli atleti meneghini sembrano comunque caricarsi dall'episodio a sfavore e nella parte alta del sesto inning segnano 3 punti fondamentali che riusciranno a difendere con i denti nella successiva ripresa d'attacco delle Calzette Bianche. Dopo quasi 3 ore e 30 di battaglia, Ilaria Granata registra l'eliminazione che fa volare in paradiso questi Lampetti e li catapulta sorprendentemente alla prima finale tricolore in otto anni di storia.
Scene di autentico delirio popolare nel dug-out e negli spogliatoi milanesi in cui scorre anche qualche lacrima di commozione. Scorrendo rapidamente il tabellino del match, Dieng decisamente sugli scudi tra i milanesi (3 su 6, 2 punti battuti a casa), spalleggiato da Levantini (4 su 6, 3 punti battuti a casa) e Vasquez (2 su 6, 3 punti battuti a casa), mentre tra i felsinei, crollati ancora una volta alla distanza, ottimo Driss Sahli (2 su 7 al piatto, un grande slam, 4 punti battuti a casa), sostenuto da Lomonaco (3 su 7 un punto battuto a casa). Lampi che riprendono a notte fonda la strada del ritorno verso Milano, aspettando notizie dalla calda domenica di Casteldebole.
Seconda semifinale al via ieri in un clima altrettanto rovente tra i favoriti Thunder's Five Milano opposti alla sorprendente Roma ALL BLINDS. Gare sostanzialmente a senso unico, chiuse in 3 ore circa dai Tuoni che si sono imposti per 9-3 in gara1 (partita sospesa dopo 6 riprese per impossibilità di rimonta dei laziali), bissato poco più tardi dall'eloquente 9-1 con gara interrotta dopo 5 inning per manifesta superiorità dei milanesi. Punteggi tuttavia eccessivamente punitivi e severi nei confronti degli atleti capitolini allenati dal quartetto Corazza, Nardecchia, Azzaro Signori, in partita nel primo match per oltre 4 riprese, sostanzialmente distrutti nel morale e nello score da Sarwar "Home Run King" Ghulam, autore di ben 4 fuoricampo complessivi, equamente distribuiti sui due incontri e ben 11 punti battuti a casa sui 18 complessivi a referto per i Tuoni nei due match.
Gara-1 piuttosto chiusa, equilibrata, in cui gli atleti romani vendono cara la pelle, lottando con grande spirito di sacrificio nel tentativo, parzialmente riuscito, di arginare la corazzata milanese con la batteria leggera schierata in difesa costituita da capitan Alfonso "Talpone" Somma, Federico "Gatto Papone" Bassani, Luciano Bernardini e Ada "Passion Flower" Nardin. Nonostante la grande abnegazione dei giallorossi, i Tuoni allungano sul 4-1 dopo 4 riprese prima di subire la reazione d'orgoglio dei capitolini che nella parte centrale del match riavvicina gli ALL BLINDS sul 3-4 e regala speranza alla nutrita e davvero pittoresca pattuglia di tifosi romani al seguito della squadra. Ci pensa tuttavia Ghulam a mettere in ghiaccio la gara con un potentissimo swing che regala un grande slam al pakistano e di fatto manda i titoli di coda sul primo episodio di giornata.
In gara-2, Roma denota un vistosissimo calo atletico e psicologico, mentre la corazzata meneghina imperversa sul diamante rovente, mettendo a segno ben 19 valide che in poco più di un'ora spengono la luce ai capitolini che abbandonano il torneo a testa alta, perfettamente consapevoli dell'impresa compiuta e di avere ottimo materiale a disposizione su cui iniziare a lavorare già in vista dell'impegno che attenderà i romani in Coppa Italia ad inizio settembre. Scorrendo rapidamente il tabellino dei due incontri, ottimo Somma in gara1 tra i capitolini (3 su 5, 1 punto battuto a casa), seguito da Federico Bassani (2 su 5, 1 punto battuto a casa) e da Bernardini (2 su 5). Tra i Tuoni, dietro ad un fantascentifico Sarwar Ghulam (3 su 6, 2 HR, 5 punti battuti a casa), splendida Arjola Dedaj (2 su 6, 3 punti battuti a casa) spalleggiata da Cusati (2 su 6, 1 punto battuto a casa) e Tedoldi (4 su 5). Nel secondo match, ancora Ghulam autentico mattatore tra i Tuoni (3 su 5, 2 HR, 6 punti battuti a casa), seguito da Scali (4 su 6, 1 punto battuto a casa) e Dedaj (2 su 6, un punto battuto a casa). Tra i romani, discrete le prove di Bassani (1 su 4, 1 punto battuto a casa), e Somma (3 su 4).
Tavola apparecchiata quindi per una finale tutta milanese tra Thunder's Five e Lampi, in programma al "Leoni" di Casteldebole sabato 22 giugno, playball alle ore 18. La rivalità è certamente molto accesa, come la grande amicizia tra molti degli atleti milanesi che spesso condividono allenamenti e momenti di aggregazione. In finale, si sa, non sono ammessi troppi prigionieri: i Lampi si batteranno per la storia, per coronare una cavalcata incredibile da protagonisti, mentre i Thunder's Five cercheranno di riconfermarsi in cima all'Olimpo del baseball giocato da ciechi dopo un anno d'assenza.

Informazioni su Matteo Briglia 180 Articoli
Matteo Briglia è nato a Milano nel 1968 e lavora come Analista Programmatore Senior presso la Engineering SPA - Ingegneria informatica. Diplomatosi nel 1992 come traduttore simultaneo, due anni più tardi consegue la Laurea in lingue presso lo IULM di Milano (inglese, francese). Da sempre appassionato di sport, in particolare quelli americani, segue sin dall'adolescenza il football e il basket di cui ha iniziato a scrivere nel 1993 pubblicando brevi articoli su riviste online riguardanti la postseason NFL e i playoffs NBA. Ha poi cominciato ad interessarsi anche alla Major League Baseball intorno al 1994, nella stagione dominata dai Toronto Blue Jays, formazione di cui si è immediatamente innamorato una volta comprese a fondo le regole del gioco e migliorato l'inglese tecnico (per poter seguire via radio le cronache direttamente dai diamanti a stelle e strisce). Dal 1998 circa scrive appassionati resoconti sulla Major League, con approfondimenti su New York Yankees e Atlanta Braves, squadra del cuore ormai da un ventennio. Matteo segue in diretta in particolare la postseason della MLB, con testi cariche di emotività, colore e pathos emozionale che hanno sempre caratterizzato le sue cronache di non vedente rendendole più vicine alle narrazioni Blog. Da tre anni circa, ha scoperto il baseball per non vedenti, entrando in contatto con l'AIBXC (Associazione Italiana Baseball giocato da ciechi). L'esperienza lo ha talmente elettrizzato tanto che dopo una prova iniziale ha deciso di proseguire a giocare con i Lampi Milano. Dal maggio 2011 collabora con Baseball.it seguendo da vicino tutto quello che succede nel movimento del baseball per ciechi.

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