Bologna White Sox e Lampi Milano fanno la voce grossa

Doppiette autoritarie per felsinei e meneghini che consolidano la leadership in vetta ai due gironi. Partenza lanciata anche per i vicecampioni d'Italia dei Thunder's 5 Milano in terra sarda. Bis anche per i gigliati tricolori a Ravenna

SONY DSC

Tutti in campo lo scorso week-end nel massimo campionato Campionato italiano di baseball per ciechi. L'anticiclone Nabucco ha riscaldato i diamanti, offrendoci un anticipo di primavera che ha garantito condizioni ambientali finalmente congeniali ad un baseball di grande livello. Il ricco calendario di gare in programma nel quarto turno del torneo, ben otto confronti sull'asse Milano, Bologna, Firenze, Cagliari, non ci ha tuttavia riservato il tradizionale stillicidio di emozioni e pathos che costituiscono per antonomasia il "grano salis" del nostro battiecorri. Nessuna sorpresa quindi a fine giornata, quattro doppiette messe a segno dalle squadre favorite alla vigilia che hanno sostanzialmente concesso briciole agli avversari.
Nel Girone Est, i Bologna White Sox consolidano la leadership in vetta grazie al doppio successo per 9-1 a spese di una Roma ALL BLINDS apparsa comunque battagliera e volonterosa nel corso dei due match, costretta tuttavia ad inchinarsi di fronte allo strapotere tecnico-tattico dei felsinei guidati da manager Conti. Esito finale che forse punisce oltre misura l'animus pugnandi palesato dai capitolini, mentalmente sempre in partita, incapaci però di capitalizzare nelle rare situazioni di corridori in posizione punto, penalizzati da un box troppo discontinuo e da una difesa che poco ha potuto opporre alle bordate delle pribcipali bocche da fuoco bolognesi. Impressionante il rendimento in campo dei White Sox in questo primo terzo di campionato. Sei gare disputate, altrettante vittorie, 50 punti a referto, solo 4 incassati, media battuta prossima a .520, testimonianza di un rullo compressore tanto prolifico nel box quanto impermeabile in difesa, dai meccanismi perfettamente oliati e forgiato da una nuova filosofia vincente, predicata da skipper Conti e perfettamente recepita dai veterani Sahli, Berganti, Lo Monaco e Pierini, trasmessa anche ai neoacquisti Di Flaviano e Bottarelli (ex-Empoli). La cronaca delle due gare si riassume perciò nel piglio autoritario inferto alle gare dai Sox, chiuse entrambe dai felsinei alla sesta ripresa per manifesta superiorità, trascinati da un Sahli dinamitardo nel box (5 su 5 al piatto, 2 HR, 5 punti battuti a casa in gara-1, bissato da un 6 su 7, 2 HR, 4 punti battuti a casa nel secondo match), splendidamente sostenuto da Berganti, Lo Monaco e Di Flaviano. I capitolini, per altro già indeboliti dall'assenza di Rodriguez, si sono affidati alla buona giornata nel box di "Talpone" Somma e di un coriaceo Bassani, troppo poco, onestamente, per colmare un divario pressoché insormontabile.
Allo strapotere delle Calzette Bianche ha fatto da degno contraltare, qualche chilometro più a nord, la grande sicurezza dei Lampi Milano che, strafavoriti alla vigilia, assolvevano al proprio compito senza grossi patemi, superando i Patrini Malnate in meno di tre ore. 6-0 e 8-2 i finali di due partite a senso unico, chiuse prima del limite dopo sei riprese per impossibilità di rimonta degli avversari e condotte dai Lampi a velocità di crociera. La doppietta consente ai meneghini di proseguire il proprio percorso netto in testa al Girone Est (4 gare disputate e 4 vittorie) in attesa della stracittadina contro i fortissimi Thunder's Five. I Patrini, reduci dall'exploit storico della scorsa settimana che aveva regalato alla compagine varesina il primo successo assoluto in campionato, hanno forse patito eccessivamente la superiorità, mentale e psicologica prima che tattica, dei meneghini. Scorrendo rapidamente i box score delle due gare, segnaliamo la consueta prestazione maiuscola di capitan Maurizio "Metronomo" Scarso tra i milanesi (3 su 5 al piatto in gara-1, 4 su 6 in gara-2), supportato magnificamente dal terzabase senegalese Bara Mbake Dieng, in crescita costante nel box (4 su 5, un punto battuto a casa in gara-1, 4 su 7, 2 punti a casa in gara-2), nonché autentica diga in difesa, certezza pressoché assoluta dall'alto del suo metro e 90. Da sottolineare infine l'ottima prova di Danny Oliveri tra le fila dei Lampi, neoacquisto proveniente dai Leoni Firenze, che si sta rivelando particolarmente efficace, se non addirittura fondamentale alla creazione dell'amalgama vincente deii ragazzi guidati nel dug-out da manager Giurleo. Oliveri, schierato come quinto ed ultimo battitore nella rotazione offensiva dei Lampi, si è rivelato un autentico cecchino nel box in quest'avvio di stagione. 1 su 4, 3 punti battuti a casa ieri in gara-1, 5 su 7, 2 punti a casa in gar-a2, a cui vanno aggiunte almeno 4 assistenze difensive di pregevole fattura come esterno destro in virtù di un fiuto spiccato per la pallina in diamante che gli permette di prodursi in coperture davvero notevoli. Lampi che quindi si presenteranno al derby di domenica prossima contro i Tuoni a punteggio pieno, ma soprattutto più avanti in classifica rispetto ai rivali, considerati comunque ancora la squadra da battere in questo campionato, oggettivamente meglio attrezzata e completa in ogni reparto.
E la risposta scopiettante, prepotente e fragorosa dei cugini meneghini Thunder's Five non si è fatta attendere troppo. Anzi, potrebbe essere giunta in perfetta simultanea al successo pronosticabile dei Lampetti, per quanto da parecchio lontano. Tuoni squassanti, dominatori e muscolari in terra di Sardegna, protagonisti di un esordio in campionato al fulmicotone che mette i brividi alla concorrenza. Deluse le aspettative di coloro che riponevano qualche timida speranza nell'assenza di ritmo-partita per i ragazzi allenati da skipper Brivio, costretti dalla pioggia a posticipare il proprio playball di oltre tre settimane. Il 14-0 bissato a breve distanza da un altrettanto eloquente 10-3 con cui i vicecampioni d'Italia hanno polverizzato i Tigers Cagliari sul diamante di Iglesias si riassume nella prova stellare offerta dai milanesi al piatto, capaci di firmare ben 10 punti nelle prime due riprese offensive di un primo match sospeso al termine della quinta ripresa per manifesta superiorità. Nel secondo confronto, i milanesi ribadivano le gerarchie in diamante sin dal playball segnando 5 punti nella parte bassa del primo inning, prima di controllare la reazione velleitaria degli isolani e piazzare l'allungo decisivo nella quinta fase di attacco che dilatava il punteggio sul 10-3, chiudendo di fatto la gara dopo 6 riprese. Stratosferiche le medie registrate dai milanesi nei due match. Mattatore di giornata il Pakistano Sarwar "Home Run King" Ghulam, (3 su 7 in gara-1, 3 punti battuti a casa, 5 su 6 in gara-2, 4 punti a casa). Ottimo anche Fabio Scali (5 su 7, 4 punti battuti a casa in gara-1, 4 su 6 nel box, 1 punto a casa in gara-2), sostenuto da Cristiano "Tatone" Tedoldi (5 su 6, 3 punti battuti a casa in gara-1, 2 su 5, 1 punto a casa in gara-2), Dedaj e Cusati. Ma è stato l'intero attacco milanese a girare a pieni cilindri, uno spettacolo offensivo incredibile che scalda ulteriormente, se possibile, l'attesa spasmodica di una stracittadina che Milano ha dovuto tristemente rimandare lo scorso 24 marzo a causa del tempo inclemente ma che domenica prossima dovrebbe finalmente andare in scena sul glorioso "Kennedy" di Via Olivieri.
Da segnalare infine i primi successi in campionato per i Leoni Firenze, campioni d'Italia, a spese della CVINTA Ravenna. I gigliati si impongono rispettivamente per 4-1 e 3-1 denotando qualche miglioramento rispetto alle prestazioni negative di avvio stagione. Giuseppe "Radar" Comuniello, ancora menomato da un fastidioso infortunio rimediato alla caviglia destra nella sfida contro Bologna, sembra tornare lentamente sui propri standard, sostenuto da un discreto Gigi Abate, Musarella e dall'inossidabile veterano Strato Petrucci. Ravenna ha lottato strenuamente, sospinta dagli indomabili Lapietra, Lazzarini e Ferrigno, ad un passo dal pareggio in gara-2, tradita da una condizione atletica ancora piuttosto deficitaria in alcune pedine fondamentali.

Informazioni su Matteo Briglia 180 Articoli
Matteo Briglia è nato a Milano nel 1968 e lavora come Analista Programmatore Senior presso la Engineering SPA - Ingegneria informatica. Diplomatosi nel 1992 come traduttore simultaneo, due anni più tardi consegue la Laurea in lingue presso lo IULM di Milano (inglese, francese). Da sempre appassionato di sport, in particolare quelli americani, segue sin dall'adolescenza il football e il basket di cui ha iniziato a scrivere nel 1993 pubblicando brevi articoli su riviste online riguardanti la postseason NFL e i playoffs NBA. Ha poi cominciato ad interessarsi anche alla Major League Baseball intorno al 1994, nella stagione dominata dai Toronto Blue Jays, formazione di cui si è immediatamente innamorato una volta comprese a fondo le regole del gioco e migliorato l'inglese tecnico (per poter seguire via radio le cronache direttamente dai diamanti a stelle e strisce). Dal 1998 circa scrive appassionati resoconti sulla Major League, con approfondimenti su New York Yankees e Atlanta Braves, squadra del cuore ormai da un ventennio. Matteo segue in diretta in particolare la postseason della MLB, con testi cariche di emotività, colore e pathos emozionale che hanno sempre caratterizzato le sue cronache di non vedente rendendole più vicine alle narrazioni Blog. Da tre anni circa, ha scoperto il baseball per non vedenti, entrando in contatto con l'AIBXC (Associazione Italiana Baseball giocato da ciechi). L'esperienza lo ha talmente elettrizzato tanto che dopo una prova iniziale ha deciso di proseguire a giocare con i Lampi Milano. Dal maggio 2011 collabora con Baseball.it seguendo da vicino tutto quello che succede nel movimento del baseball per ciechi.

Commenta per primo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.