Reggio Emilia scommette sul rookie Crepaldi

Ventun'anni ancora da compiere per il lanciatore rodigino che sbarca alla Palfinger per dar man forte a Bertolini e Salsi nella gara riservara agli ASI: "Voglio mettermi alla prova in un campionato competitivo"

Dopo i venezuelani Epifano e Marquez, la Palfinger Reggio Emilia continua a rafforzarsi avendo raggiunto un accordo con Filippo Crepaldi, uno dei giovani più interessanti nel panorama italiano. Il pitcher, di proprietà del Rovigo, andrà ad unirsi a Filippo Bertolini e Mattia Salsi per formare il terzetto incaricato di gestire la partita riservata ai lanciatori ASI. Classe '92, Crepaldi è un prodotto della società rodigina, con la quale nello scorso settembre ha conteso proprio ai reggiani il trono della serie A.
Dopo la lunga trafila nel settore giovanile rossoblù, nel 2008 ha esordito in prima squadra in serie B, a soli 16 anni, chiudendo con 1 vittoria ed 1 sconfitta, 3 salvezze, 2.30 di media PGL, 15.2 inning lanciati e 24 strike out. Sempre in B nel 2009, 3 vittorie, 3 salvezze e nessuna sconfitta, 2.36 di pgl in 34.1 inning e 30 K; un anno importante culminato con la promozione in serie A, categoria nella quale si è consacrato nelle successive tre stagioni. Nel 2010, 2 vinte, 3 salvezze e 2 sconfitte con 7.52 di pgl in 20.1 riprese nelle quali ha messo a segno 19 k. Nel 2011, stagione terminata con la finale scudetto contro Arezzo, 5 vittorie, 5 salvezze, nessuna sconfitta, 2.08 di pgl in 43.1 riprese e 45 strike out. Altra stagione ad altissimi livelli quella conclusa con i play-off 2012 contro Reggio: 5 vinte e 1 persa (l'unica sconfitta maturata all'ultima di regular season proprio in casa della Palfinger), 3 salvezze, 1.60 di pgl, 54 k in 50.2 inning lanciati.
Numeri di grande interesse per un ragazzo di 21 anni (ancora da compiere). In serie B, due stagioni con 50 inning complessivamente sul monte, 5 vittorie, 1 sconfitta e 6 salvezze, 2.34 di pgl con 15 basi ball e 54 k. Ancora meglio in A federale: tre stagioni e 114.1 inning lanciati, 12 vinte, 3 perse e 11 salvezze, 2.83 di pgl con 30 basi ball e 118 strike out.
Crepaldi ha maturato importanti esperienze anche con la maglia azzurra nelle rappresentative giovanili: dopo due anni nella Nazionale Ragazzi Nord del progetto Verde Azzurro, nel 2005 ha disputato a Boston le "Babe Ruth World Series" con la Nazionale Cadetti Nord, quindi nel 2008 il Mondiale Juniores di Edmonton, nel 2009 l'Europeo Juniores di Bonn (campione d'Europa) e nel 2010 altro Mondiale Juniores a Thunder Bay.
"Abbiamo puntato su uno dei giovani più promettenti che ci siano nel panorama italiano, un talento che ha ampi margini di miglioramento, che ha però già dimostrato negli anni passati di avere i numeri per arrivare in alto" ha detto Graziella Casali, presidente del Reggio Emilia.
"Sono tre anni che lo vedo lanciare e ogni campionato l'ho trovato sempre più padrone del monte – prosegue il GM D'Auria – quando abbiamo deciso di fare il passo verso l'IBL le strade erano due: puntare su uno staff giovane (a cui Salsi farà da chioccia), motivato ma che inevitabilmente pagherà un po' di inesperienza, provando a raccogliere i frutti del lavoro tra qualche stagione, oppure cercare un pitcher navigato che garantisse da subito piena affidabilità. La scelta è stata facile perché la politica societaria è chiara, non vogliamo essere una meteora in IBL ma provare a crescere anno dopo anno, insieme ai nostri atleti".
Entusiasmo che emerge dalle parole dello stesso Crepaldi: "Ho fatto questa scelta perché voglio mettermi alla prova in un campionato competitivo, spero di essere all'altezza della IBL e mi aspetto di imparare molto in un ambiente nuovo. Sarà una nuova esperienza, lontano dalla famiglia, una condizione che sicuramente mi aiuterà anche nella crescita personale. Ho scelto Reggio per vari motivi: perché è stata la prima squadra che, al termine della passata stagione, ha mostrato un deciso interesse; perché come me è una matricola in IBL e soprattutto perché ha deciso di valorizzare i giovani e crede in loro, basta guardare la fiducia che è stata data a Filippo Bertolini. Sono convinto che sarà un'esperienza positiva e sono sicuro che a Reggio Emilia mi troverò bene sia con i nuovi compagni, sia con la società".
E' ancora fresca la finale play off dello scorso anno: "Ricordo benissimo la finale dell'anno scorso, soprattutto le prime due partite giocate a Rovigo hanno lasciato il segno, poi in gara-3 non c'è stata storia. Non lo dico perché adesso sono un giocatore del Reggio, ma effettivamente ha vinto la squadra più forte. Sul diamante di Reggio non ho mai vinto una partita da avversario, quindi speriamo che indossando la casacca biancorossa le cose cambino! Sono cresciuto a Rovigo e ho sempre cercato di dare il massimo per i colori che portavo, quello che prometto è che farò la stessa cosa con la casacca del Reggio baseball".

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