Telemarket, molti volti nuovi ma le ambizioni sono quelle di sempre

Baseball.it presenta le protagoniste della IBL 2010. I Pirati tornano a dare la caccia alla finale scudetto. Rinnovato soprattutto il mound che comunque resta sulla carta uno dei punti di forza della formazione di Mazzotti

Quell'amara esclusione dalla finale scudetto 2009 non è stata facile da metabolizzare. Adesso la Telemarket è pronta a riprovarci, con un roster piuttosto rinnovato un po' per scelta un po' per i dettami del nuovo regolamento, ma con in testa sempre lo stesso obiettivo: guadagnare una delle quattro poltrone play-off e poi giocarsi il tutto per tutto per arrivare quantomeno all'atto finale.

A conti fatti il mercato invernale si è rivelato abbastanza movimentato in casa neroarancione, soprattutto per quanto riguarda il monte di lancio. C'era da sistemare la falla di garadue, dove il solo Di Roma aveva dimostrato, specialmente con un gran finale di stagione, di meritarsi la conferma che puntualmente è arrivata. E per rendere davvero solida la partita del pitcher non Asi, la società di via Monaco si è affidata all'esperienza e alla classe di Enorbel Marquez, mancino cubano con passaporto tedesco che tanto bene ha impressionato in occasione del recente mondiale. Ma sulla testa di Marquez e della Telemarket pende la spada di Damocle della sospensione decretata dal Procuratore Federale, che solo tra qualche giorno si pronuncerà e scioglierà definitivamente il giallo del tesseramento del pitcher di L'Avana sul quale aveva messo gli occhi anche Nettuno.

Garadue sarà territorio anche di Mauro Schiavoni, l'italo-argentino che la T&A non ha confermato: il closer è comunque Asi e potrà salire sul monte per salvare anche garatre, dove all'affidabile tandem Patrone-Quattrini si è aggiunta la freschezza di due giovani come Nardi e Barbaresi. Non confermati Bengel (tornato negli States), Balboa (rientrato in Spagna), Gutierrez e Bartolucci, con gli ultimi due che torneranno da avversari allo Stadio dei Pirati rispettivamente con le casacche di Grosseto e San Marino.

Tutto nuovo anche il monte di garauno. La rinuncia a Garcia, uno dei migliori pitcher stranieri passati da Rimini nell'ultimo ventennio, è stata dolorosa ma inevitabile dal momento che la società neroarancione non poteva permettersi il lusso di rischiare un mese senza il suo partente straniero, nel frattempo impegnato nel campionato panamense. Dopo due anni non si vedrà più Gustavo Martinez, almeno con la casacca neroarancione visto che il pitcher dominicano tornerà a Rimini solo da avversario quando lancerà per il Cariparma. Al loro posto i Pirati puntano sull'esperienza dello yankee Harold Eckert, pitcher di Triplo A, e sulla sinker del rilievo venezuelano Alex Serrano, pitcher dai numeri giusti ma ovviamente da mettere alla prova nel campionato italiano.

Invariato il parco esterni tutto italiano, con il recupero di Claudio Signorini reduce dal brutto infortunio dello scorso campionato, novità invece in diamante. Eddie Rios, capocannoniere della scorsa IBL in homer e pbc (alla pari con Chiarini) ha pagato la notevole flessione di rendimento accusata nel box già da metà stagione, e nonostante le sue straordinarie doti difensive, la società del presidente Zangheri ha preferito puntare sull'affidabilità e l'esperienza di Carvajal, giocatore che conosce perfettamente il nostro baseball e che ha sempre fatto della continuità nel box di battuta una delle sue caratteristiche principali da quando è in Italia. Non c'è più Lo Cascio, che ha preferito cambiare vita, mentre sull'altare della regola dei 6 Asi è stato sacrificato il talento di Ivanon Coffie, raramente decisivo con la mazza nonostante i 10 fuoricampo e un potenziale devastante ma in possesso di mani d'oro. Al loro posto due ritorni: quello di Mattia Campanini (reduce da una positiva esperienza a Godo) che si alternerà in seconda con Jack Santora, e quello di Clinton Balgera, per la quarta volta in riva al Marecchia (sarà lui il nuovo prima base).

Del vecchio quartetto straniero è stato confermato dunque il solo Danny Gonzalez, uno degli interbase più forti del campionato e dal quale Mazzotti si aspetta cose interessanti anche nel box. Perso per fine attività un grande come Gigi Carrozza, i Pirati hanno puntato sulla voglia di rivincita di Laidel Chapelli: anche dall'ex Cariparma ci si aspetta un sostanzioso contributo di valide e punti. Invariato il reparto ricevitori, dove a Camargo e Spinelli si è aggiunto anche Baccelli, uno dei nuovi arrivi frutto dell'accordo con il Riccione per la nuova franchigia adriatica che ha portato in maglia neroarancione anche due interessanti prospetti come i fratelli Mattia e Simone Pandolfi.

Ricapitolando, la formazione tipo dei Pirati 2010 vedrà Balgera in prima, Santora (Campanini) in seconda, Carvajal in terza, Gonzalez interbase, Avagnina esterno sinistro, Crociati esterno centro, Chiarini esterno destro, Spinelli (Camargo) a ricevere e Chapelli battitore designato. La rotazione sul mound: garauno Eckert e Serrano, garadue Marquez (previa validità del tesseramento), Di Roma e Schiavoni, garatre Patrone, Quattrini, Nardi, Barbaresi e Schiavoni.

Sulla carta una squadra che dovrebbe contare su monte e difesa come tradizionali punti di forza ma nello stesso tempo non si può certo dire che il line-up possa costituire un punto debole visto che tutti, dall'uno al nove, hanno la possibilità di battere con medie alte e che non manca chi all'occorrenza potrà buttarla fuori tra Chiarini, Carvajal, Chapelli e lo stesso Gonzalez.   

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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