Telemarket, c'è Mauro Schiavoni

I Pirati rinforzano il monte con l'ingaggio del pitcher italo-argentino, protagonista l'anno scorso di un ottimo campionato con la casacca della T&A San Marino

In attesa del verdetto sul tesseramento di Marquez, la Telemarket completa il suo monte di lancio con l'ingaggio di Mauro Sebastian Schiavoni. Il 23enne pitcher italo-argentino arriva dalla vicina San Marino, dove l'anno scorso si è distinto con ottimi numeri in pedana di lancio nelle vesti di rilievo corto (in regular season media pgl di 1.00 in 18 riprese lanciate con 3 salvezze, 19 strike-out e 148 di media battuta concessa alle mazze avversarie), nel round robin di semifinale play-off 1.08 di media pgl con due vittorie e una sconfitta. In possesso del passaporto italiano e dello status di ASI già dallo scorso campionato, Schiavoni potrà essere utilizzato dal manager neroarancione Mazzotti sia in garadue (dove al momento, in attesa dell'eventuale ok per Marquez, c'è a disposizione il solo Di Roma) che in garatre, partita nella quale i Pirati dispongono già di Patrone, Quattrini e Nardi.

Nativo di Salta (Argentina) e portato in Italia nel 2003 dal Codogno, Schiavoni ha cominciato a fare sul serio sul mound nel 2004 quando con i lombardi in A2 chiuse con un bilancio di 11v-5p in 110.2 riprese lanciate con 1.46 di media pgl e 151 strike-out. Dopo essersi confermato ad alti livelli per la A2 anche nel 2006, ecco la chiamata di una big, il Cariparma, che lo fece esordire in A1 nel 2006: 3,03 la media pgl in 29.2 inning sul monte, ma anche diverse apparizioni a difesa del cuscino di terza. Nella carriera ancora giovane di Schiavoni figurano anche due esperienze americane, sempre a livello di Rookie League, prima nel 2007 con l'organizzazione dei Cincinnati Reds, poi nel 2008 con i Minnesota Twins.

Il suo arrivo a Rimini è previsto per giovedì 18 marzo quando si metterà a completa disposizione di Mazzotti: "Crediamo che quello di Schiavoni sia un ottimo innesto per il nostro bull pen – dice il manager dei Pirati – non fosse altro perché il giocatore è reduce da un buonissimo campionato con il San Marino. Nella seconda parte della stagione, in particolare, è stato tra i protagonisti che hanno trascinato i Titani verso la finale. Siamo molto fiduciosi sul fatto che Schiavoni possa darci una mano importante sia in garadue che in garatre. Non dimentichiamo, inoltre, che si tratta di un giocatore molto versatile, come dimostrato sia in Italia che negli Usa, e in caso di necessità questa sua caratteristica potrebbe risultarci particolarmente utile. La priorità resta comunque il bull pen".

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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