Danesi al completo per lo sprint finale

Il Nettuno è reduce da una serie di amichevoli per preparare al meglio il rientro in campionato

Quaranta giorni di sosta, chissà se sono bastati alla Danesi Nettuno per preparare lo sprint finale. Venerdì Rimini in casa, Modena e poi il derby contro l'Anzio fuori, Bologna in casa, non è un calendario facile da affrontare con il vantaggio di una partita sulla più diretta inseguitrice, quando al conto finale ne rimangono ancora dodici.
Rispetto allo scorso anno, quando dopo la sosta estiva la Danesi sciupò malamente tutto il vantaggio che aveva acquisito prima fallendo dopo dieci anni l'ingresso in semifinale, l'avvicinamento alla ripresa del campionato è stato completamente diverso. "Ci siamo allenati molto, prima con un richiamo di preparazione atletica – ci dice il manager, Ruggero Bagialemani quindi con il solito lavoro sul campo e nelle ultime settimane ogni sera delle amichevoli, contro l'Anzio e contro il Nettuno 2, torneremo in campo sicuramente un po' più in forma rispetto a quanto abbiamo fatto lo scorso anno".
Non ci sono infortunati da segnalare e si giocherà al completo. Si comincia la serie contro il Rimini, con Jesus Pena partente venerdì sera, e Diego Ricci sicuro in uno dei due incontri del sabato. Due vittorie è l'obiettivo da perseguire per i nettunesi, ed a detta dello stesso Bagialemani se si riescono ad ottenere nove vittorie negli ultimi quattro turni si dovrebbe entrare nei play off senza problemi.
Quella di venerdì sera e le due di sabato saranno anche le partite che segneranno l'esordio allo Steno Borghese dei due fratelli Morese, i nuovi innesti di origine venezuelana che già avevano esordito a Grosseto. Stiamo parlando di Omar David, che ha diciotto anni ed è un interno, mentre Alejandro Ramiro ne ha quasi venti ed è un lanciatore.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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