Faraone: “Possiamo giocarcela con tutti”

Il manager della nazionale italiana commenta il torneo di Nettuno e le aspettative dell'ormai prossima olimpiade

Lo aveva detto alla vigilia del torneo pre-olimpico “Danesi Caffè”, lo ha confermato al termine della kermesse dello Steno Borghese, nonostante il risultato penalizzi la sua Italia. Giampiero Faraone, quando la cerimonia di chiusura è al suo culmine con i fuochi d'artificio, parla delle indicazioni che ha ricavato dalla prestazione del torneo.
Lo avevo detto e lo ripeto, possiamo giocare alla pari con tutti, senza timori reverenziali di nessun tipo, però come al solito ci è mancato qualcosa, quel piccolo gap da colmare necessario per vincere le partite quando si gioca a questi livelli. Per questo sono convinto che possiamo qualificarci, o anche perdere contro tutti, non cambia. L'importate è giocare senza timore“.
La squadra comunque non ha risposto al meglio quando si è trovata di fronte a situazioni difficili.
Sono episodi che spero ci servano in futuro, se non si è concentrati al massimo queste partite le perdi sui singole situazioni, come peraltro è successo. D'altro canto abbiamo incontrato squadre più esperte di noi quando si gioca ad alto livello, e certe situazioni le sanno gestire meglio“.
Comunque l'Italia ha commesso molti errori, decisivi peraltro, come stasera contro Cuba.
Ma gli errori fanno parte del gioco, sono errori che speriamo servano da qui in futuro“.
Abbiamo visto alcune nostre avversarie all'opera, che parere ne hai ricavato?
Che sono molto forti, ma questo lo sapevamo già, il Canada ha confermato in campo quello che si pensava sulla carta, e poi ha battuto nettamente Cuba. Erano molti anni che non vedevamo la squadra caraibica così in difficoltà“.
I lanciatori sono andati bene, sicuramente.
Sono molto soddisfatto di come si sono comportati, ci hanno tenuto sempre in partita, mentre per quello che riguarda i cambi che abbiamo effettuato, erano quelli che prevedevamo con il programma di avvicinamento al torneo olimpico“.
Sostanzialmente, la formazione titolare che vedremo ad Atene è quella che abbiamo visto anche qui a Nettuno?
In pratica si, con Buccheri dentro e con La Fera che sta recuperando e che sarà pronto per la partita d'esordio“.
Tornando ai lanciatori, la rotazione dei pitcher sara questa con Marchesano, Rollandini, Olenberger e De Santis?
Ancora non ho deciso nulla, molto dipende da come è il Giappone che abbiamo mandato a visionare. I partenti sono quelli, decideremo più avanti la collocazione dei quattro nella rotazione che si alternerà in Grecia“.
E per l'attacco?
Abbiamo cominciato per così dire a girare il bastone, l'altra sera parlavano di Chiarini, di Liverziani, che si trovavano in difficoltà, sono contento che si siano sbloccati alla grande“.
Per concludere, un parere su Peppe Mazzanti.
E' ancora un ragazzo, ma ha dimostrato che quel posto da titolare in terza base lo merita“.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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